Milan, è oramai improbabile un rinnovo contrattuale per Zlatan Ibrahimovic. E non solo per le dichiarazioni bomba che arrivano dallo svedese, ma anche per i piani di Elliott che continuano a non comprendere il 38enne. Ecco le ultime.
“Chi è Rangnick? Non so chi sia Rangnick. Se la situazione è questa, è difficile vedermi al Milan il prossimo anno, sono onesto”. Così si è espresso Zlatan Ibrahimovic in un’intervista a Sportweek domani in edicola.
Parole che sanno di sentenza. E in effetti, evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, se non è un addio poco ci manca. Ma nel frattempo, al di là della fortissima presa di posizione da parte del fuoriclasse scandinavo, non ci sono segnali da parte del club.
Dall’Ad Ivan Gazidis, infatti, non ci sono cenni. Di contatti ce ne saranno di certo nei prossimi giorni per capire se uno spiraglio minimo ci sia o meno, ma lo scenario al momento resta complicato. E lo è non solo per l’amarezza mostrata dal fuoriclasse di Malmo, ma anche per la distanza economica.
Il giocatore chiede infatti un ingaggio da circa 6 milioni di euro e un ruolo centrale nel club, mentre la proprietà ha tutt’altre intenzioni. Questa infatti, come ormai noto, vuole puntare sugli under 25 tranne rari casi e ha fissato un nuovo tetto ingaggi tra i 2.5 e i 3 milioni di euro al massimo.
La problematica subentra poi anche con Ralf Rangnick, un profilo a cui piace comandare proprio come a Ibrahimovic e che non ama le primedonne in rosa. “Io non chiudo mai le porte. Ma vado solo in un posto dove comando, non in un posto in cui le parole non valgono niente”, ha aggiunto Ibra. Un concetto che sa di divorzio inevitabile.
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