L’analisi della vittoria superlativa del Milan di ieri sera all’Olimpico, guidata da un Ibrahimovic ancora spettacolare.
Il Milan gioca a fare l’arbitro dello Scudetto. E potrebbe già aver indirizzato la corsa al titolo con il 3-0 ottenuto ieri sera sul campo della Lazio.
Biancocelesti che scendono a -7 dalla Juventus capolista, che però martedì vedranno di fronte proprio la banda di Stefano Pioli, che all’Olimpico ha messo in scena uno show calcistico davvero straordinario.
Vittoria eccellente sul campo della Lazio, che rilancia le ambizioni europee del Milan. Il tutto guidato da uno Zlatan Ibrahimovic maestoso, anche a mezzo servizio e abile a correre per soli 45′.
Ma già nel primo tempo, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il Milan ha dato prova di forza e lucidità, dominando una Lazio troppo schiava delle assenze in attacco.
Ibra cuce il gioco, Calhanoglu è finalmente incisivo come non mai: suo il gol dell’1-0, un destro secco che gode anche della deviazione di Parolo prima di infilarsi sotto la traversa.
Il giovane Saelemaekers, altra rivelazione, fa quello che vuole sulla destra. Da un suo cross nasce il fallo di mano di Radu, che regala a Ibrahimovic l’opportunità di trasformare il rigore del 2-0 (non senza qualche brivido).
Nella ripresa la musica non cambia: la Lazio tentenna e traballa con una difesa da ‘spiaggia’. Il Milan ne approfitta e con il solito Rebic colpisce per la terza volta.
Un tris memorabile per il Milan, che ottiene la terza vittoria nelle ultime quattro gare. Pioli sa di avere finalmente una macchina oliata, che gira ad alti ritmi. Con un Ibrahimovic così, l’Europa è più vicina.
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