E’ Alexis Saelemaekers la grande sorpresa di Milan-Roma: subentrato al 54esimo, il belga ha spaccato la partita in una maniera inimmaginabile. E ora occhio al futuro…
Un’ipoteca o quasi sul futuro. Perché se non è proprio così, poco ci manca. Quel che è certo, considerando già i precedenti rumors positivi, è che ieri Alexis Saelemaekers si è conquistato un gran pezzo del suo domani sportivo grazie a una super prestazione.
Serviranno chiaramente ulteriori indicazioni positive in questo rush finale per un lieto fine effettivo, ma l’esterno belga, alla sua prima vera occasione, ieri ha dimostrato di che pasta è fatto. Subentrato al 54esimo, si è infatti reso a sorpresa il grande protagonista assoluto di Milan-Roma. Non ha segnato ma poco in porta, dal momento ha comunque spaccato la partita in un momento decisivo.
Entra con sfrontatezza, fiducia ed energia. Tutto ciò che manca in attacco a un Milan fino a quel momento apatico e compassato. Il 21enne così alza il baricentro, va di folate sulla destra e diventa la spina nel fianco di una retroguardia capitolina che inizia a scricchiolare.
Si capisce subito che il suo ingresso non sarebbe stato banale. Lo si comprende dall’approccio famelico, dalla voglia di spaccare e dalla convinzione che ci mette in ogni singola giocata. Tant’è che dopo poco dopi minuti, su grande iniziativa, si guadagna un preziosissimo calcio di punizione.
Ma è solo l’inizio di una lunga serie di martellate che il classe 99 sarà pronto a dare. Come la conclusione dal limite ribattuta dalla difesa avversaria, oppure il grande assist per Hakan Calhanoglu che sbaglia di pochissimo. La verità è che tutti i pericoli del secondo tempo passano per i piedi di Saelemaekers.
Anche nell’azione del goal che porta al gol di Ante Rebic, infatti, c’è il suo zampino. Perché è lui a salvare con un allungo il traversone alto di Paquetá che rischiava di essere perso. Invece il belga ci ha creduto senza demordere, portando così all’assist per Frank Kessie da cui è nato successivamente il vantaggio.
Il Milan riscopre così una nuova importantissima arma per questo rush finale, dove 12-13 giocatori non basteranno di certo per arrivare al 2 agosto. Una piacevole scoperta per questo tour de force ma soprattutto in proiezione del prossimo anno.
Perché un giocatore così, se va di questo passo e per una cifra comunque contenuta, va assolutamente riscattato. Un’intenzione che Ralf Rangnick, pare, avesse ancor prima del match di San Siro. Nel frattempo Samuel Castillejo, apparso parecchio in ombra ieri, ora dovrà tenersi quella fascia destra…
©RIPRODUZIONE RISERVATA