Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica del Comune di Milano, fiducioso sulla realizzazione del progetto stadio di Milan e Inter. Ci sono progressi.
Nella giornata di ieri è arrivata una importante notizia riguardante il progetto stadio di Milan e Inter. Infatti, l’ultimo incontro con il Comune di Milano ha avvicinato molto le parti.
L’aspetto sul quale sembrava più difficile trovare un accordo era quello delle volumetrie dell’area circostante l’impianto sportivo che sorgerà a San Siro. I club hanno accettato di rivedere al ribasso le proprie richieste, andando incontro alle richieste dell’amministrazione. Non c’è ancora l’intesa totale, mancano degli step, però adesso le parti sono sicuramente più vicine.
Pierfrancesco Maran è l’Assessore a Urbanistica, Agricoltura e Verde del Comune di Milano. Proprio lui nelle scorse ore ha pubblicato sul suo profilo Facebook un ulteriore commento sulla situazione.
«Il Milan e l’Inter ci hanno presentato mesi fa una proposta per costruire un nuovo stadio a fianco all’attuale Giuseppe Meazza secondo la legge stadi, un obiettivo che ci hanno confermato anche in questo momento di incertezze economiche a livello globale.
Il nostro obiettivo iniziale era una forte ristrutturazione del Meazza, stadio meraviglioso ma non considerato più al passo coi tempi. Tuttavia le squadre non reputano percorribile questa strada e ritengono che l’unica modalità possibile sia un nuovo impianto, da realizzare lì o in altri luoghi dell’Area Metropolitana.
Nel corso dei mesi il progetto si è affinato e ha acquisito una serie di elementi interessanti per la vita della città, basati sulle richieste del consiglio comunale. In particolare anzichè abbattere l’attuale Meazza (nel frattempo i beni culturali hanno stabilito che comunque non è vincolato) ne verrà preservata parte della struttura sia per ragioni estetiche, sia per farne da contenitore di un polo per lo sport di base aperto alla città e al quartiere.
In generale l’idea di fondo è che quell’area, oggi un piastrone asfaltato con al centro lo stadio, non viva più solo i giorni della partita ma abbia attività che garantiscano frequentazioni ampie 7 giorni su 7, a cominciare dalla crescita del museo che è uno dei più frequentati della città. Sarà uno spazio quasi integralmente pedonale, coi parcheggi sotterranei e con almeno il raddoppio delle aree a verde rispetto all’attuale. Ci saranno quindi attività sportive, uffici, spazi congressi, spazi commerciali e di ristoro che cambieranno un po’ la tradizione della salamella al volo.
Uno dei punti aperti riguarda le volumetrie connesse all’intervento. Gli atti del Comune prevedono infatti che si possa valutare un incremento rispetto all’indice previsto dal PGT (0.35 mq su mq) legato ai costi della rifunzionalizzazione del Meazza, ovviamente maggiori rispetto a un semplice abbattimento e che le squadre quantificano in 74 milioni. Fermo restando che questa cifra andrà analizzata quando presenteranno formalmente la proposta aggiornata con tutta la documentazione, ieri abbiamo comunicato alle squadre la nostra valutazione tecnica dell’equivalente in diritti edificatori di quella cifra. Una valutazione inferiore rispetto alla proposta dei club che porterebbe l’indice edificatorio a 0.51 mq su mq.
Con queste basi riteniamo ci siano le condizioni perché le squadre presentino quando son pronte una proposta aggiornata che possa essere valutata (l’iter prevede giunta, conferenza regionale, consiglio comunale)».