Milan e la squadra: c’è piena compattezza. Il gruppo, come si è visto anche a Lecce, segue ancora il mister nonostante il destino ormai segnato. Ma ora arriva il momento decisivo con un calendario tutto in salita.
La squadra è con Stefano Pioli. Sia sotto l’aspetto tattico che umano. Come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è questo quanto si è evinto anche dalla trasferta di Lecce dove il Diavolo ha dilagato alla ripresa del campionato.
Una situazione tutt’altro che scontata per un allenatore dal futuro già segnato. La dimostrazione che squadra è con lui è anche nella preparazione della gara, perché diversamente Pioli non potrebbe chiedere un pressing alto e continuo come quello visto in Puglia. Per inseguire gli avversari anche con 30 gradi e dopo tre mesi di allenamenti blandi, infatti, occorrono stimoli e motivazioni.
Dunque il mister ora ha un obiettivo: chiudere la stagione nel migliore dei modi e dimostrando di avere ben salda la squadra. Dal punto di vista tattico ormai le linee guida sono state assimilate, come ha dimostrato prima il match con la Juventus e poi appunto a Via del Mare.
Si chiuderà dunque all’attacco, all’insegna di un 4-2-3-1 ormai simbolo per il suo Milan. A Lecce la differenza atletica è stata mostruosa, merito della serietà dei giocatori durante il lockdown e merito di staff e allenatore per averli fatti lavorare nel modo giusto.
Ora però arriva il crash-test. Roma (Spal), Lazio, Juve e Napoli nelle prossime cinque partite. E’ in questo tunnel che si capirà davvero dove potrà arrivare il Diavolo. Molto, se non tutto, passa da qui.
LEGGI ANCHE: RITORNO IBRAHIMOVIC, ARRIVA UNA NOTIZIA STRAORDINARIA