Le pagelle di Lecce-Milan: super segnale da parte del Diavolo nel ritorno in campo per la Serie A.
PRIMO TEMPO – Il Milan tiene subito il pallino del gioco, affonda e trova più volte la porta. Al 25esimo poi finalmente finalizza con zampata di Castillejo su cross di Calhanoglu. Da lì diventa ulteriormente una gara a senso unico, col solo errore, volendo, di non chiudere subito il match.
SECONDO TEMPO – La ripresa parte con la stessa impostazione. Un rigore per i padroni di casa rischia di minare le certezze del Diavolo, ma il Milan non vacilla. Tutt’altro: il sorpasso arriva nello stesso minuto del pareggio e il tris giunge appena due minuti più tardi. Da quel momento il match è praticamente concluso. Nel finale c’è anche la firma (finalmente) di Rafael Leão.
Marcatori: 25′ Castillejo, 54′ Mancosu, 54′ Bonaventura, 56′ Rebic, 72′ Leão
Ammoniti: 45′ Pioli, 48′ Lucioni, 62′ Gabbia
Espulsi:
Lecce (4-3-2-1): Gabriel 6; Rispoli 5, Lucioni 4, Meccariello 4, Calderoni 5; Petriccione 5.5, Tachtsidis 5.5, Mancosu 6 (dall’86’ Shakhov s.v.); Falco 5, Saponara 5.5 (dall’87’ Vera s.v.); Lapadula 5.5 (dal 46′ Babacar 5)
Milan (4-3-3): Donnarumma 6, Conti 6.5, Kjaer 6.5 (dal 39′ Gabbia 5.5), Romagnoli 6.5, Hernandez 6.5; Kessie 6, Bennacer 6, Castillejo 7, Calhanoglu 6.5, Bonaventura 6.5; Rebic 6.5
Donnarumma 6: unico spettatore del match per gran parte del match, poi lo spavento dell’1-1 annullato per fuorigioco e l’altro su occasione di Lapadula allo scadere del primo tempo. Nella ripresa non riesce a neutralizzare il rigore come fece su Cristiano Ronaldo, ma questa volta ci pensano i compagni agli straordinari.
Conti 6.5: puntuale e concentrato, tiene a bada Saponara e compagni quando si affacciano dalle sue parti. Si spinge poco in avanti anche perché dà manforte in difesa, ma quando lo fa sforna l’assist per il poker finale.
Kjaer 6.5: al 9° mostra subito la sua sostanza sradicando una palla insidiosa su potenziale ripartenza pugliese. Idem al 27esimo quando scalcia via il pallone su un insidioso Saponara pronto ad entrare in area. Al 34esimo mura invece una conclusione di Falco dopo un pericoloso contropiede. L’acciacco ora fa tremare mister Pioli. (dal 39′ Gabbia 5.5: entra per difendere ma gli capita il colpo del 2-0 e purtroppo la conclusione è debole. Rigore dubbio, ma soffre Babacar).
Romagnoli 6.5: servono pochi minuti a Falco per capire che non sarà una serata ispiratissima per lui. Arcigno e inviolabile il capitano rossonero, al 42esimo sventa di testa un’incursione del Lecce piuttosto insidiosa e si ripete di tacco al 44esimo con un uomo alle sue spalle in area. Un muro.
Theo Hernandez 6.5: fischio d’inizio dell’arbitro e via subito alle sgroppate. Torna carico dopo l’ultimissimo turno di stop, affonda come sa fare e crea svariati pericoli sulla sua fascia soprattutto nel primo tempo. Che occasione al 24esimo. Il Milan sorride anche perché ritrova il suo fulmine sulla sinistra.
Kessie 6: nuovo look ma vecchie abitudini. Corre, lotta e recupera palloni a destra e manca. Ci prova al 19esimo ma il tiro è centrale. Al 35esimo perde la diagonale che porta poi al gol di Meccariello ma il Var lo salva. Bene nel complesso.
Bennacer 6: qualità e quantità come suo solito. Che assist per Theo al 24esimo che purtroppo spreca. Nel finale del primo tempo sbaglia e serve un assist quasi perfetto per Lapadula. Si riprende man mano lavorando anche a fari spenti come sa fare perfettamente.
Castillejo 7: il suo ritorno sulla destra, in entrambe le fasi, si sente subito. Bel passaggio filtrante per Rebic dopo appena un minuto di gioco. Al 17esimo ha una buona occasione ma il sigillo arriva giunge al 26esimo con una gran zampata. Finalmente il suo primo gol. (dal 67′ Saelemaekers 6: slancio e qualità offensiva. Ne approfitta per mostrare le sue qualità).
Calhanoglu 7: in senso assoluto non è la sua miglior serata, ma è quanto basta per piazzare un assist vincente, innescare anche il raddoppio milanista e metterci lo zampino anche nelle altre due reti. Svaria sulla fronte, amministra e serve per i compagni. Sulla trequarti dà davvero il meglio di sé.
Bonaventura 6.5: Pioli lo preferisce a Paquetá per esperienza e abitudine al gol e i fatti, alla fine, gli danno ragione. Spreca al 13esimo e al 31esimo (fischiato successivo fuorigioco), ma nella ripresa non sbaglia. Si propone con intelligenza e segna il gol lampo fondamentale per l’umore rossonero. Tanto impegno e attaccamento da parte sua. (dall’85’ Biglia s.v.)
Rebic 6.5: buoni movimenti da centravanti, anche se all’avvio non riesce ad entrare nella manovra e compensa con una grande mano in fase di ripiegamento. Nella ripresa però non perdona e concretizza un’occasione irripetibile. (Dal 66′ Leão 6.5: ingresso e gol dopo pochi minuti. Questa volta il segno lo lascia eccome. Un gol che gli ridà ossigeno e credibilità in questo rush finale).
Pioli 7: aveva parlato di un gruppo tonico, pronto e concentrato alla vigilia del match. Tutto assolutamente vero. Il suo Milan domina dall’avvio, controlla con maturità e non vacilla nemmeno quando spuntano i soliti fantasmi in occasione del rigore. Anzi: segue addirittura una reazione rabbiosa. Certo il Lecce non si rivela un banco di prova strepitoso alla fin fine, ma questa è comunque un’importante iniezione di fiducia per i suoi.
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