Milan, numeri miseri in attacco. Anche perché dietro Zlatan Ibrahimovic, Theo Hernandez ed Ante Rebic nessun’altra è capace di lasciare il segno. Ecco i dati.
Zlatan Ibrahimovic, Ante Rebic e Theo Hernandez non bastano. Se il Milan vuole davvero chiudere con almeno un minimo di dignità un’altra stagione fallimentare, servirà l’apporto di altri giocatori in zona gol. Perché il problema del Diavolo, evidenzia La Gazzetta dello Sport, è proprio questa: segnano solo i soliti noti.
Sono ormai dimenticate invece le esultanze di giocatori come Hakan Calhanoglu, Samuel Castillejo e Giacomo Bonaventura. Giocatori importantissimi per la manovra rossonera, ma incapaci di finalizzare con continuità malgrado la loro proiezione offensiva.
Il trio, o meglio coppia considerando che Castillejo è all’asciutto, ha prodotto appena 5 delle 28 reti segnate dai rossoneri in 26 giornate di Serie A. Poco più di un sesto di un bottino complessivo già piuttosto deprimente considerando il 15esimo posto dell’attacco rossonero.
La problematica, dunque, è che mancano alternative concrete in zona gol. E soprattutto adesso che mancherà Ibrahimovic almeno fino a luglio, rischia di essere un grossissimo problema per un Milan che non può assolutamente sbagliare.
L’ultima rete in campionato di Calhanoglu, per esempio, risale esattamente a un girone fa contro il Lecce. La differenza può farla forse Jack, vice-bomber del decennio in rossonero con 34 gol, ma ai minimi storici quest’anno con 2 sole firme in 17 presenze a causa la mancata continuità.
Buio totale invece per Castillejo, strettamente da questo punto di vista, poiché non lascia il segno da addirittura un anno e due mesi. Il suo lavoro in entrambe le fasi è puntualmente straordinario, ma sarebbe anche l’ora di ripassare l’esultanza…
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