Juventus-Milan 0-0, pagelle e tabellino. Ante Rebic tradisce, deludono anche Hakan Calhanoglu e Rafael Leão. Il Diavolo dice così addio al piano B per l’Europa.
PRIMO TEMPO – Partenza, via e Milan quasi subito sotto di 1-0. E’ Douglas Costa a graziare il Diavolo dopo appena un minuto di gioco con una conclusione a un soffio, poi ci pensa anche Cristiano Ronaldo che sbaglia un rigore al 16esimo.
E su ribaltamento di fronte post-penalty che arriva l’altro episodio chiave dei primi 45 minuti: l’espulsione di Ante Rebic per intervento scomposto su Danilo. Il destino, come se non bastassero le molteplici assenze, sembra divertirsi nell’infierire. La gara, ancor prima della superiorità numerica, è comunque nelle mani della Juventus col Diavolo che si limita a contenere e prendere le misure.
SECONDO TEMPO – La ripresa è blanda. La squadra di Sarri si culla infatti sul doppio risultato, la superiorità numerica e il divario tecnico palpabile. La fiammata milanista iniziale, con incursione di Calhanoglu su grande traversone di Bonaventura, è solo un’illusione.
Niente da fare per il resto: il Milan, pur sforzandosi, non riesce a entrare con incisività nella metà campo avversaria. E non solo per i soli 10 uomini a disposizione, ma anche per un reparto avanzato troppo timido nei singoli e nell’intera manovra. Mai una vera minaccia per Buffon. Nessuna vera occasione degna di nota. Game over.
Marcatori: //
Ammoniti: 42′ Pjanic
Espulsi: 16′ Rebic
Juventus (4-3-3): Buffon 6, Danilo 6 (dall’85 Cuadrado s.v.), de Ligt 6, Bonucci 6, Alex Sandro 6.5; Matuidi 6 (da 61′ Rabiot 5.5), Pjanic 6 (dal 61′ Khedira 6), Bentancur 7; Douglas Costa 6 (dal 61′ Bernardeschi 6), Dybala 6, Cristiano Ronaldo 5
Milan (4-2-3-1): Donnarumma 6; Conti 6 (dall’87’ Saelemaekers s.v.), Kjaer 6.5, Romagnoli 6, Calabria 6 (dall’87’ Laxalt s.v.); Bennacer 6, Kessie 6 (dall’81 Krunic s.v.); Paquetá 5.5 (dall’81 Colombo s.v.), Bonaventura 5.5 (dal 51′ Leão 5), Calhanoglu 5; Rebic 4.5. All. Pioli 6
Donnarumma 6: bravo nell’intuire la conclusione di Ronaldo dal dischetto, anche se è il palo il vero protagonista. Al 30esimo però ci mette i suoi guantoni su Matuidi che va quasi a botta sicura. Troppo facile invece su CR7 al 39esimo. Evita la beffa nel finale su Alex Sandro.
Conti 6: una partenza positiva, poi la sfortuna-ingenuità con quel tocco di gomito che regala un rigore bianconero fortunatamente non sfruttato. Nel complesso però è promosso, in quanto tiene botta prima a Douglas Costa e poi a Bernardeschi.
Kjaer 6.5: colpo di testa provvidenziale al 12esimo con de Ligt pronto a concludere a rete, anche se l’azione è poi interrotta per il rigore bianconero. Al 70esimo si ripete su de Ligt togliendogli l’1-0 sicuro ed è provvidenziale anche al 74esimo su Bernardeschi in ripartenza. Al 78′ prova a fare anche gli straordinari in attacco. Si conferma una certezza.
Romagnoli 6: preciso e carismatico come suo solito. Colpo di testa impetuoso al 28esimo su minaccia bianconera e autorevole in generale a suon di scatti e sportellate. Che occasione al 40esimo nell’area avversaria.
Calabria 6: sostituire Theo Hernandez in fase offensiva è praticamente impossibile, ma in cambio consegna una prestazione difensiva all’altezza e di grande concentrazione. Ogni tanto prova anche a proporsi, anche se l’inerzia piemontese è troppo forte.
Bennacer 6: più quantità che qualità. E’ chiamato agli straordinari contro lo strapotere juventino e qualche sbavatura è inevitabile. Nel complesso però dà il massimo, come suo solito.
Kessie 6: il segugio rossonero, questa volta, è più un cane di guardia fisso davanti all’area rossonera aspettando gli avversari. Una diga importante per la squadra di Pioli. Bravo nel murare Dybala al 50esimo su una grossa chance avversaria. Arriva giocoforza stremato.
Paquetá 5.5: che brivido quando si fa saltare da Alex Sandro dopo appena un minuto. Parecchio generoso però in fase di ripiego dove è praticamente terzino aggiunto. Prova pian piano ad affacciarsi anche in avanti, ma la prima conclusione arriva soltanto al 71esimo. Ancora troppo poco per il più grande acquisto targato Elliott.
Bonaventura 5.5: dà doverosamente una mano alla fase difensiva, ma manca brio in attacco all’avvio e la posizione successiva di certo non lo aiuta. Al 36esimo prova una sua classica incursione ma è stroncato sul più bello. Al 47esimo, dopo la partenza sprint con grande traversone per Calhanoglu, arriva la sostituzione. Peccato. (dal 51′ Leão 5: un’altra grande occasione sprecata. Nessuna fiammata, nessuna azione degna di nota. Certo, è isolato e ingabbiato, ma non si aiuta granché)
Calhanoglu 5: ha il compito di illuminare e prendere per mano i suoi considerando le varie assenze, ma ci riesce affatto. Ripiega generosamente ma non lascia il segno. L’unica vera fiammata arriva a inizio ripresa con un inserimento quasi letale.
Rebic 4.5: i palloni non gli arrivano e fatica a entrare in partita. Poi l’intervento choc, di certo non intenzionale, e passa rapidamente da uomo della speranza a giocatore della condanna.
Pioli 6: fa semplice il possibile quasi con il niente. Diciamoci la verità: espugnare lo Stadium senza Ibrahimovic e Theo Hernandez, anche considerando lockdown e variabili varie, era praticamente impossibile. E lo è diventato ancor di più con l’espulsione di Rebic. Presenta nonostante tutto una squadra ordinata e dignitosa, la quale non si sgretola nemmeno dopo l’ennesima mazzata psicologica. Di più, senza attacco, davvero non poteva.
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