Juventus-Milan, la previsione del doppio ex Filippo Inzaghi. L’attuale tecnico del Benevento, bandiera rossonera con un passato juventino, commenta il big match di stasera.
Juventus-Milan, parla il grande doppio ex Filippo Inzaghi. Intervistato da La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, l’attuale allenatore del Benevento si è pronunciato sulla semifinale di Coppa Italia che riaprirà la stagione stasera allo Stadium di Torino.
“Grande gioia ed emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità”, si augura SuperPippo che dalla sua Piacenza ha vissuto in maniera ravvicinata la tragedia. Adesso, spiega l’ex attaccante, sarebbe il momento per ripartire e riorganizzare il tutto. Anche il calcio.
“Mi auguro che questa drammatica esperienza serva per far tornare tutti sulla terra anche nel nostro mondo, ridimensionando certe cifre assurde: è il momento di resettare e rendere tutto più umano e normale”, riferisce infatti il tecnico dei campani.
Juventus-Milan, il commento di Inzaghi
Spazio poi al big match di stasera. “Juve-Milan non sarà mai come le altre partite”, premette Inzaghi. E lì la nostalgia arriva puntuale: “Quando giocavo, la prima grande sfida della stagione era il Trofeo Berlusconi. In estate le squadre erano ancora in rodaggio, ma San Siro si riempiva e anche gli ascolti in tv erano altissimi. La gente aveva voglia di calcio e sarà così pure stavolta. Tra l’altro questa sfida conta tanto”.
Adesso risulta difficile fare previsioni date le tante variabili in gioco dopo la sosta forzata. Ma una cosa è certa: Vecchia Signora parte purtroppo in pole position. E per più motivi come spiega l’ex rossonero: “Ci sono tante incognite, nessuno può essere al 100%. La Juve è favorita, è superiore e ha alcuni vantaggi: il risultato dell’andata, il fattore campo anche se non c’è il pubblico, le assenze pesanti nel Milan”.
E l’assenza di Zlatan Ibrahimovic è proprio uno dei rammarichi per Inzaghi: “Mi spiace che sia saltata la sfida tra Ronaldo e Ibra”, aggiunge infatti il 46enne. Ma nonostante tutto, mai dire mai: “In una gara secca può succedere di tutto e proprio lo stadio chiuso può essere d’aiuto per i rossoneri. Dal punto di vista tattico non mi aspetto stravolgimenti perché c’è stata solo qualche settimana di lavoro sul campo”.
Il motivo è chiaro: “Gli allenatori cercano di dare certezze e soprattutto in un momento come questo escluderei grosse novità”. E in effetti, malgrado le assenze, Stefano Pioli sembrerebbe andare dritto verso il classico 4-2-3-1. A sostituire Ibra ci sarebbe Ante Rebic, con un trio alle sue spalle composto da Lucas Paquetá, Giacomo Bonaventura e Hakan Calhanoglu.
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