Zaccheroni ricorda: “Milan, ecco la svolta che portò allo scudetto”  

Milan, parla l’ex Alberto Zaccheroni. Intervistato da Tuttosport, il mister romagnolo si esprime sul rush finale di campionato e ricorda l’indimenticabile scudetto del 99. 

Alberto Zaccheroni (©Getty Images)

Juventus-Milan, parla il doppio ex Alberto Zaccheroni. Il tecnico romagnolo, intervistato da Tuttosport oggi in edicola, ha infatti parlato del big match di Coppa Italia che riaprirà la stagione dopo la pausa forzata causa coronavirus.

“La guarderò sì, Juventus-Milan! Non vedo l’ora. Sono curioso. Dopo la sosta così lunga con tutto quello che è successo dovrei essere nella testa dei giocatori per capire cosa possa venir fuori in questa ripresa dei stagione”, riferisce l’allenatore di Meldola che in casa Diavolo ci ha vinto anche uno scudetto nella stagione 98-99.

Ma secondo il tecnico, ci saranno tanti inevitabili intoppi di natura fisica in questo rush finale: “Mi aspetto anche, purtroppo, diversi infortuni. Sarà tutto anomalo. Io ho l’esperienza vissuta delle tournée all’estero. Tu facevi una settimana di allenamenti e partivi per l’Asia, per gli Usa giocando dopo una settimana”. 

E il gioco, secondo Zaccheroni, non valeva la candela: “Incassavi i soldi ma poi – carta e penna alla mano – a fine gennaio facevi le somme e ci avevi perso perché dovevi rifare mezza squadra avendo perso dei giocatori importanti visto che non avevi preparato bene la squadra”. 

Inevitabile, poi, un ricordo sulla stagione dello scudetto: “Andai da Costacurta, Maldini, Albertini e dissi: arrivate da 10° e 11° posto, i tifosi vi tirano dietro di tutto, Milanello è assediato. C’è depressione totale. Vogliamo provare a venirne fuori? La mia idea è questa: se mi venite dietro ci proviamo”.

La replica fu la seguente: “Loro mi dissero: mancano 6 settimane all’inizio del campionato. Lei ci dimostri che abbiamo dei vantaggi e noi le verremo dietro. Ci mettemmo a provare e riprovare. Costacurta, Albertini, Maldini in testa. E dunque gli altri gli andavano dietro. Ciecamente: non si sono mai permessi di chiedermi spiegazioni. Vedevano benefici. Poi andò come sapete”.

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