I chiarimenti del presidente federale Gabriele Gravina, che ha voluto specificare le modalità di ripresa del campionato e l’idea algoritmo.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha risposto ad alcune domande durante la trasmissione ‘Tutti Convocati’, andata in onda oggi su Radio24.
Tema principale ovviamente la ripartenza del calcio italiano, in particolar modo della Serie A, a partire dal 20 giugno prossimo.
“Quando la Francia si è tirata indietro – ammette Gravina – abbiamo avuto paura di doverci fermare. Una delle top 5 aveva detto stop. Ma abbiamo lavorato con fiducia, confrontandoci con l’UEFA e le altre leghe”.
Sugli allenamenti: “Non abbiamo chiesto scorciatoie. Ci sono norme serie e generali che consentono l’attività degli atleti su vari livelli di professionismo. Prima del riavvio lanceremo un nuovo protocollo in collaborazione col Cts. Speriamo di accontentare tutti i club”.
Sull’algoritmo che potrebbe decidere il finale di stagione: “Un concetto che ha spaventato tutti, ma non è nulla di impossibile. Si tratta di un calcolo che terrà conto di ciò che è avvenuto sul campo, facendo riferimento alle partite giocate, alle gare in casa ed in trasferta, a gol fatti e subiti. Se dovessimo cristallizzare la classifica sarà utile a dare dei responsi”.
Infine sulla prossima stagione: “Non abbiamo preso una decisione. Possiamo ripartire dal 12 settembre, ma per impedimenti la FIGC può prorogare. E puntiamo anche a recuperare parzialmente pubblico negli stadi“.
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