Da Hernandez a Leão: i rossoneri su cui punterà Rangnick

Ralf Rangnick e il Milan: pronto il faccia a faccia finale. Definiti i piani, ora si passerà alla valutazione della rosa. E sembrerebbero esserci già sei intoccabili per il manager tedesco. 

Ralf Rangnick (©Getty Images)

Anche per Ralf Rangnick e il Milan è pronta la fase 2. Perché le parti, finora, hanno discusso solo a distanza e in maniera marginale dei vari aspetti madre su cui c’è comunque già un’intesa totale. L’accordo riguarda tematiche come il budget per il mercato, l’ampiezza dello staff e linee guida sulla ricostruzione della rosa.

Ma adesso si andrà nei dettagli. Si aspetterà soltanto che siano allentate le misure anti-coronavirus nel Regno Unito, per poi fissare subito un finale e determinante faccia a faccia a Londra nella sede europea di Elliott Management Corporation. Lì, poi, si provvederà a mettere definitivamente nero su bianco dopo la lunga negoziazione.

Una volta poi raggiunta l’intesa, il primo step, ancor prima di valutare giocatori di altre squadre, sarà fare il punto della situazione internamente e decidere su quali giocatori puntare in particolare. E a tal proposito, come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, ci sarebbero già dei nomi caldi sulla lista del manager tedesco.

Come Gianluigi Donnarumma, prototipo di portiere perfetto per il calcio rapido, armonico e spumeggiante del 61enne di Backnang. Non a caso Gigio è un fulcro della manovra milanista, capace di impostare dalle retrovie con velocità e precisione. In difesa ci sarebbero altri due giocatori adatti per Ragnick: ovviamente Theo Hernandez ma anche Andrea Conti dall’altra, considerando le sgroppate e i livelli assoluti raggiunti prima dell’infortunio.

In mediana può essere invece Ismael Bennacer il nome giusto, grazie alla predisposizione per l’imbucata verticale e in generale la qualità in cabina di regia. Rangnick poi punterà parecchio su Hakan Calhanoglu e attenzione anche all’acerbo Rafael Leão. L’uomo Red Bull, infatti, ama giocare senza una vera punto di ruolo capace di aprire spazi e attaccare la profondità in maniera imprevedibile. E il portoghese, considerandone anche l’età e la qualità, ha l’identikit perfetto.

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