L’infortunio non cambia le carte in tavola: Zlatan Ibrahimovic, per restare, continua ad avere alcune pretese inderogabili. Le rivela La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.
Una corsa a ostacoli. Come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, può essere sintetizzata così la seconda avventura in rossonero di Zlatan Ibrahimovic. Giunto in casa Diavolo lo scorso gennaio, il 38enne si è ritrovato infatti davanti una serie di intoppi che hanno totalmente cambiato umori e prospettive.
Sia chiaro: quando ha accettato, non ha certo pensato che si trattasse di una passeggiata. Anzi, era fin troppo consapevole delle difficoltà e proprio per questo si prese tempo prima di decidere. Ma al contempo non immaginava nemmeno un tale triste epilogo e soprattutto un equilibrio interno tanto precario.
A colpire Ibra – rivela il quotidiano – sono state soprattutto le modalità: Zvonimir Boban licenziato a causa di un’intervista non concordata e non gradita, Paolo Maldini con un piede già fuori dopo aver espresso pubblicamente le proprie perplessità su Ralf Rangnick. Lo svedese, riferisce chi gli è vicino, non ha gradito la gestione di alcuni aspetti da parte dell’Ad Ivan Gazidis.
E adesso attende di incontrarlo di persona per valutare la proposta contrattuale. Il 38enne, a tal proposito, ha le idee chiarissime: si aspetta un progetto solido, un mercato all’altezza per ritornare in Champions e un ruolo centrale nella squadra del domani proprio come accaduto in questo primo semestre. Con Boban e Maldini aveva ricevuto certe garanzie ed era ormai prossimo al sì, adesso andrà tutto rinegoziato e rivalutato da zero Rangnick permettendo.
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