Nuovo San Siro, ecco la svolta: via libera dalla Soprintendenza

Nuovo San Siro, arrivano importanti aggiornamenti per Milan e Inter. Come infatti riferisce La Gazzetta dello Sport, c’è di fatto il via libera della Soprintendenza. Uno step fondamentale per la conclusione dell’inter. 

San Siro da abbattere
San Siro (©Getty Images)

Nuovo San Siro, è arrivato un assist importante per Milan e Inter. A fornirlo, riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è la dottoressa Francesca Maria Paola Furst.

Presidente della commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, ha firmato l’atto secondo cui l’attuale stadio di San Siro “non presenta interesse culturale”. Una notifica giunta lo scorso 13 maggio ma ufficializzata soltanto ieri.

Nuovo San Siro, ok della Soprintendenza

Questa la spiegazione: “Trattasi allo stato attuale di manufatto architettonico in cui le persistenze dello stadio originario del 1925-’26 e dell’ampliamento del 1937-’39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi di adeguamento e ampliamento, realizzati nella seconda metà del Novecento”.

E siccome, in base agli articoli 10 e 12 del codice dei Beni Culturali, rientrano sotto tutela solo le opere con oltre 70 anni di età, il Meazza è fuori da qualsiasi vincolo per appena pochi mesi. Per i club, in sintesi, c’è una sorta di via libera. Tecnicamente anche il completo abbattimento sarebbe possibile, ma non è più questo l’intento delle parti.

Elliott e Suning, però, in caso di futuri ritocchi o possibili varianti ai progetti già presentati, avranno mano libera e non ritroverebbero la Soprintendenza come possibile «ostacolo». Il progetto, ricordiamolo, prevede la salvaguardia dell’attuale San Siro che non verrà demolito come da progetto iniziale.

Resterà in piedi piuttosto una delle quattro torri, una parte del secondo anello e verrà fatta una copertura dove ci saranno negozi, zone di intrattenimento e un’area sportiva fruibile per buona parte gratuitamente. L’investimento complessivo sarà superiore a 1,2 miliardi di euro, di cui 100 milioni per la concessione del diritto di superficie per 99 anni.

Le volumetrie restano l’ultimissimo ostacolo. Oltre ai 90 mila mq di spazi commerciali, Milan e Inter ne ne vorrebbero altrettanti ma sanno già che difficilmente saranno concessi. Una volta trovata l’intesa poi si passerà alla fase esecutiva. Scelto uno dei due progetti, c’è la conclusione dell’iter entro 12 mesi la costruzione in altri 36. L’obiettivo è il grande debutto per il 2024.

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