Milan, c’è pure il capitano Alessio Romagnoli in attesa per il rinnovo. Con una scadenza nel 2022, la società vuole evitare di ritrovarsi in una situazione simile a quella di Gianluigi Donnarumma. Ecco la strategia milanista.
Capitolo rinnovi Milan, c’è anche la situazione di Alessio Romagnoli da monitorare attentamente. La scadenza in questo caso è fissata nel 2022 e non c’è una vera urgenza, ma al contempo bisognerà muoversi abilmente per non arrivare troppo a ridosso come nel caso di Gianluigi Donnarumma.
A facilitare la situazione, riferisce Tuttosport oggi in edicola, è la volontà del capitano nel proseguire inderogabilmente in rossonero. Nessun addio o dubbio per leader milanista, nonostante ora sia rappresentato da Mino Raiola che più volte ha manifestato le perplessità sul progetto targato Elliott.
Bisognerà dunque organizzarsi quanto prima. Perché arrivare nuovamente a stretto giro significherebbe per il club ritrovarsi pericolosamente spalle al muro, proprio come sta accadendo con Gigio. Quella di Romagnoli sarebbe sicuramente una situazione più gestibile rispetto a quella del portiere milanista, ma è sempre meglio evitare.
Il Milan, inoltre, è propenso a rinnovare adesso anche per una questione meramente strategica. Se il prossimo anno il Diavolo riuscisse a tornare in Champions League, e Romagnoli disputasse una grande stagione, allora Raiola a quel punto chiederebbe una cifra più alta rispetto agli attuali 3.5 milioni di ingaggio.
Oggi, invece, la società potrebbe permettersi di rinnovare il contratto a cifre simili, magari ottenendo anche un piccolo sconto sulla base fissa, arrivando a 3 milioni, per poi aggiungerci vari bonus che porterebbero anche a superare i 3.5 milioni citati. L’obiettivo dirigenziale è quello di definire tale situazione entro il prossimo Natale.
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