Milan, Zlatan Ibrahimovic è ormai ai saluti secondo Tuttosport. Il destino dello svedese va dritto verso l’Hammarby, anche se ci sono due maxi suggestioni per l’attaccante di cui una italiana.
Se Stefano Pioli è il primo separato in casa Milan, Zlatan Ibrahimovic è il secondo. Come infatti riferisce Tuttosport oggi in edicola, è ormai ai titoli di coda la seconda avventura rossonera del 38enne svedese. Tanto che ora si sta divertendo a suon di frecciate via social, le quali giungono di giorno in giorno.
Ieri, per esempio, ne ha approfittato della ripresa del campionato tedesco per mandare un messaggio polemiche. “Grazie Bundesliga, loro dicono e fanno”, ha infatti postato il fuoriclasse scandinavo. “Prego, tu sei il benvenuto”, ha risposto la federazione. E Ibra non ha perso occasione con un sibillino: “Ci vediamo presto”.
Ibrahimovic, la suggestione tedesca e l’Hammarby
Si apre verosimilmente anche la pista teutonica, dunque, per il gigante di Malmo. Ma nel frattempo spunta pure una vecchia pista italiana: il Bologna. E’ stato Sinisa Mihajlovic, grande amico dell’attaccante, a lanciare la bomba attraverso una tv serba. “Ibrahimovic mi ha chiamato qualche giorno fa. Vedremo cosa deciderà di fare in estate. Certamente non rimarrà a Milano”, ha infatti riferito l’allenatore.
“La domanda – ha aggiunto Mihajlovic – è se verrà da noi al Bologna o se tornerà in Svezia”. Ma la speranza del 51enne di Vukovar – evidenzia il quotidiano – cozza con la logica anche se nel calcio tutto è possibile. Ma una cosa sembra piuttosto certa: Ibrahimovic è assolutamente fuori portata per un club come la società emiliana. Cosa peraltro saggiamente sottolineata anche dai dirigenti Riccardo Bigon e Walter Sabatini.
Quindi al netto di un possibile colpo di scena dalla Germania, il destino più probabile per Ibrahimovic – rivela Tuttosport – resta il ritorno in Svezia dove l’atleta ritroverebbe anche la sua famiglia. Potrebbe chiudere la carriera all’Hammarby, club di cui ha recentemente acquistato il 25% e con cui si è allenato durante il lockdown. Sarebbe la scelta più logica, nonché anche quella più semplice. Ma mai dire mai con Zlatan…
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