Intervista a Billy Costacurta, storico difensore del Milan negli anni ’90 e 2000 e attualmente opinionista sportivo in televisione.
La redazione di Tuttosport ha intervistato Alessandro Costacurta, attuale opinionista sportivo con un passato glorioso da difensore del Milan e della Nazionale italiana.
Costacurta ha toccato molti temi caldi del calcio attuale, incluso la situazione intricata del Milan, club che guarda al futuro con tanti punti interrogativi.
L’ex stopper ha parlato in primis della candidatura di Ralf Rangnick, bocciata dai suoi vecchi amici Maldini e Boban: “Non sono sorpreso perché conosco i caratteri dei due. In società serve chiarezza, una volta messi in discussione non avevo dubbi che entrambi avrebbero espresso il loro rammarico”.
Costacurta difende a spada tratta la figura di Paolo Maldini: “Il Milan deve tenerselo stretto. Ha trovato un dirigente competente che per di più ama questa società. E’ una risorsa e lo devi tenere. Però in società serve chiarezza, se arrivasse Rangnick è ovvio che Paolo andrebbe via. Ma la domanda è un’altra: è giusto affidare il controllo a 360° del Milan a Rangnick?”
Interessanti le sue considerazioni sul futuro di Gianluigi Donnarumma: “Se la filosofia del Milan è di puntare su un gruppo di Under-23 con determinati paletti di ingaggio, Donnarumma non rientra in questi parametri. Grazie alla sua cessione si possono prendere 3 buoni giocatori, come fatto con Theo Hernandez, Bennacer e Rebic”.
Infine il parere su Zlatan Ibrahimovic: “E’ ancora utile, ma bisogna capire cosa si vuole fare. Io lo terrei sempre, metti Ibra in mezzo a dieci calciatori Under-23, può fare ancora la differenza in una squadra di medio-alto livello come il Milan”.
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