Milan, riecco Zlatan Ibrahimovic. Dopo la lunga assenza, il fuoriclasse scandinavo ieri è tornato a correre sui campi di Milanello. E nel frattempo spuntano due grosse tentazioni per il futuro…
Riecco Zlatan Ibrahimovic a Milanello. Dopo il lungo lockdown vissuto in Svezia e i primi giorni di quarantena domiciliare poi interrotti, il 38enne svedese ha potuto finalmente riassaporare il terreno di gioco del quartier generale rossonero.
Carico, in forma e sorridente. Come racconta La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, così Ibra si è presentato ieri al centro sportivo. Presentatosi attorno alle 11.30, stessa ora in cui si allenerà oggi, si è messo all’opera nel secondo gruppetto.
Ha sudato – a debita distanza – con Alessio Romagnoli, Davide Calabria, Simon Kjaer, Ismael Bennacer, Giacomo Bonaventura, Diego Laxalt, Matteo Gabbia e Daniel Maldini mentre Gianluigi Donnarumma lavorava tra i pali.
Ibrahimovic ha poi ritrovato anche Stefano Pioli. Il feeling tra i due è rimasto lo stesso di inizio anni, o al massimo si è irrobustito dopo il soggiorno scandinavo del centravanti caratterizzato da contatti quotidiani e frequenti tra calciatore e allenatore.
Il fuoriclasse di Malmò – evidenzia il quotidiano – resta lo sponsor più importante del tecnico emiliano, ma entrambi sanno benissimo che nonostante ciò i piani del club potrebbero subire una virata in direzione Germania con Ralf Rangnick e non solo.
Una situazione, questa, che spingerebbe Ibrahimovic a quel punto lontano dal capoluogo lombardo. Il Milan resta una squadra speciale come ha sempre ripetuto Ibra, ma l’ipotesi Hammarby, e il ritorno a Stoccolma dalla famiglia, lo tenta fortemente.
Ma nel frattempo anche qualche club di Serie A potrebbe farsi avanti, e con ottime possibilità di essere preso in considerazione. Chiudere la carriera in Italia, del resto, è un’opportunità che farebbe parecchio gola a Ibrahimovic. Un’ipotesi che il gigante non scarta affatto.
Intanto, con le misure allentate e il ritorno in Italia, presto Zlatan incontrerà l’Ad Ivan Gazidis per un fondamentale faccia a faccia. Ma l’addio sempre più probabile di Paolo Maldini, soprattutto dopo il recente sfogo contro Rangnick, riducono le possibilità di una permanenza qualora Elliott lo volesse davvero.
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