Scopriamo qualcosa in più su Paul Mitchell, il talent scout della Red Bull che potrebbe seguire a breve Ralf Rangnick a Milano.
Ralf Rangnick vorrebbe portare con sé diversi personaggi che lavorano al suo fianco già all’interno dell’universo Red Bull.
Il primo di questi è Paul Mitchell, giovane dirigente considerato da molti vero e proprio braccio destro del manager tedesco e uno dei migliori talent-scout internazionali.
Mitchell è nato nel 1981 a Manchester, dunque britannico d’origine. Ha avuto una carriera da calciatore non proprio indimenticabile fino al 2009.
Nel suo curriculum sul campo si contano apparizioni nelle serie inferiori inglesi, con punte massime toccate nelle fila di Wigan, Swindon Town e MK Dons.
LEGGI ANCHE -> MILAN, SPUNTA L’IPOTESI ORSOLINI
Molto meglio è andata a Mitchell come osservatore. Proprio l’MK Dons è stato il club che gli ha dato fiducia per primo in questo ruolo, fino al 2012 quando è arrivata la chiamata del Southampton.
Con i ‘Saints’ Mitchell strinse un ottimo rapporto con il tecnico Mauricio Pochettino. A lui si deve la scoperta e l’ingaggio di talenti come Tadic, Yoshida e soprattutto Sadio Mané.
Nel 2014 Pochettino lo porta con sé al Tottenham. Ottimi risultati senza spendere cifre astronomiche, con Mitchell che prese degnamente il posto dell’italiano Franco Baldini.
Rangncik osserva e si innamora del lavoro certosino e vincente di Mitchell, convincendo l’inglese a trasferirisi nel 2017 a Lipsia, prima come direttore scouting giovanile, poi come capo degli osservatori del club.
Attualmente i due collaborano in tutto l’universo calcistico targato Red Bull: non solo Lipsia, ma anche Salisburgo e Bragantino sono sotto l’egida e i colpi di genio di Mitchell.
Nel Milan del futuro potrebbe crearsi un conflitto con l’attuale capo dell’area scouting Geoffrey Moncada, ma quest’ultimo potrebbe essere promosso a direttore sportivo, lasciando a Mitchell la gestione degli osservatori a livello internazionale.
LEGGI ANCHE -> L’EX MILAN HA PAURA DEL VIRUS: LASCIA IL CALCIO GIOCATO