Ralf Rangnick potrebbe decidere di occupare solo il ruolo di Direttore tecnico nel Milan. Affidando la panchina a Julian Nagelsmann. Scopriamo chi è il tecnico del Lipsia
L’urugano Ralf Rangnick è pronto ad abbattersi sul mondo Milan. Il tedesco classe 1958, accostato ai rossoneri ormai da tempo, si prepara a rivoluzionare la società oltre che la squadra. Sono tantissime le idee dell’uomo Red Bull, scelto da Gazidis ed Elliott per far tornare grande il Diavolo.
La più importante è quella che porta ad un nuovo allenatore: Rangnick, infatti, secondo quanto emerge stamani dai giornali in edicola, sarebbe intenzionato a svolgere il ruolo di Direttore tecnico, affidando la panchina ad un suo uomo di fiducia. In pole ci sarebbe Julian Nagelsmann, il giovanissimo allenatore che sta stupendo il mondo alla guida del Lipsia.
Nagelsmann non è certo un tecnico come tutti gli altri. Il classe 1987, nato a Landsberg am Lech, in Baviera, è letteralmente una vita che fa l’allenatore. Julian infatti ha iniziato da giovanissimo.
Non potendo continuare la carriera da calciatore, a causa di diversi problemi fisici, l’avventura da mister inizia a poco più di 20 anni. Ottiene la licenza alla Deutscher Accademy (quella per diventare tecnico) ed entra a far parte dello staff di Thomas Tuchel. E’ l’attuale allenatore del Psg ad indirizzarlo. Lavora con lui come osservatore, con il compito di studiare gli avversari.
Poco dopo, nel 2008, passa al Monaco 1860, diventando l’assistente nell’Under 17 di Alexander Schmidt.
Nel 2010 approda all’Hoffenheim, che di fatto gli cambia la vita. In un solo anno, da vice diventa a tutti gli effetti il tecnico dell’Under 17. La scalata, nel calcio che conta, è davvero veloce.
Nel dicembre del 2012 Frank Kramer, il nuovo tecnico (ad interim), lo chiama nel suo staff in prima squadra. Una breve parentesi che lo riporta ad allenare l’Under 19, con grandi risultati, che non passano ovviamente inosservati.
Nagelsmann il 10 febbraio torna nel calcio dei grandi, ovviamente all’Hoffenheim. Prende il posto di Huub Stevens. Colleziona 136 presenza, con una media punti di 1,53.
Nel 2019 il classe 1987 ha la chiamata di Ralf Rangnick che lo fa sedere sulla panchina del Lipsia, con cui firma un contratto fino al 30 giugno 2023.
La stagione è davvero pazzesca, Nagelsmann – prima dello stop per l’emergenza covid-19 – viaggia ad una media di 2,03 punti a partita. La vetta, ancora raggiungibile, è a soli cinque punti.
Il gioco del suo Lipsia è semplice. Un possesso palla rapido, con lo scopo di cercare subito la verticalizzazione, e un pressing alto e asfissiante per recuperare la sfera il prima possibile.
Grande importanza hanno i terzini o le ali, in base al modulo. Nagelsmann si affida soprattutto al 4-4-2 ma non disdegna, anche a partita in corso, di schierare una difesa a 3.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’utilizzo di più giocatori possibili. Si affida a gran parte della rosa, senza avere un vero e proprio undici di base.
E’ vero però, che con il suo Lipsia alcuni giocatori – che guarda caso piacciono anche al Milan – hanno avuto un’importanza maggiore. A partire dal bomber Timo Werner, autore di ben 21 centri. Pilastro della difesa, sul taccuino dei rossoneri, è poi Dayot Upamecano.
La cavalcata del ‘baby Mourinho’ – così lo chiamano in Germania – riparte domani. L’obiettivo è conquistare il titolo così, magari, da presentarsi a Milano da vincente, per iniziare un’avventura ancora più complessa a soli 33 anni.