Milan, nuovamente rinviato il rientro di Zlatan Ibrahimovic in città. Come riferisce il CorSport, il 38enne non risponderà all’appello del club e ha comunicato piuttosto che ritornerà solo più tardi.
Zlatan Ibrahimovic non risponderà all’appello del Milan. Lo riferisce il Corriere dello Sport oggi in edicola. Secondo quanto riportato, l’attaccante svedese non rientrerà in città entro domenica come aveva richiesto il club.
Mentre Frank Kessie – l’unico altro rossonero all’estero – è atteso nelle prossime ore nel capoluogo lombardo, Ibra ha fatto sapere alla società che si presenterà a Milano solo quando sarà ufficiale la data relativa agli allenamenti collettivi.
Perché è sempre più incerta e piena di discussioni quella relativa al 18 maggio. Dunque l’attaccante vorrebbe certezze prima di lasciare la Svezia e l’Hammarby dove si sta allenando senza vincoli dato un lockdown molto meno severo. Ma il 38enne, in vista del suo rientro, dovrà comunque considerare i 14 giorni di isolamenti precauzionale imposto dalla legge.
Ibrahimovic che intanto, proprio perché si sta allenando su un campo vero, non sta prendendo parte nemmeno alle sedute virtuali col gruppo. E non è un mistero – riferisce il CorSport – che il campione scandinavo abbia perso un po’ l’entusiasmo dei primi mesi. L’addio tumultuoso di Zvonimir Boboan e quello possibile di Paolo Maldini lo hanno fatto riflettere. A maggior ragione, poi, l’incertezza sul destino della Serie A che potrebbe anche non ripartire.
Qualunque sia lo sviluppo, Ibrahimovic ha intenzione di incontrare l’Ad Ivan Gazidis per fare il punto della situazione. Bisogna emettere un verdetto sull’opzione per il rinnovo contrattuale da 6 milioni netti già pronto, il quale ha tuttavia bisogno della volontà di entrambe le parti per scattare, e si parlerà anche del taglio stipendi.
Per tale situazione, Ibra non sembrerebbe molto favorevole. Con un accordo da 3 milioni da gennaio a giugno, l’attaccante ha continuato ad allenarsi e non è mai rimasto inattivo dal 10 marzo in poi quando Milanello ha chiuso le porte. Un’argomentazione, questa, che il giocatore non ha certo voglia di sottovalutare quando ci sarà il confronto.
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