Filippo Galli è tornato a parlare di Milan. L’ex giocare e dirigente rossonero si è soffermato su due storici match e ha detto la sua su Donnarumma e Rangnick
Filippo Galli è tornato a parlare del Milan. L’ex giocatore e dirigente – intervenuto in una diretta sul profilo Instagram di Carlo Pellegatti – ha ricordato anche il periodo difficile con Farina: “Noi eravamo in ritiro e per problemi finanziari Milanello veniva affittato per i matrimoni, poi abbiamo avuto la fortuna che la proprietà passasse a Fininvest”.
Viaggio nel tempo del mondo rossonero, dalla partita di Napoli del 1 maggio 1998 alla vigilia di Atene nel 1994:
Napoli – “Si percepiva tensione legata all’importanza della partita – ammette Galli – Eravamo dietro di un punto, si giocava tutto lì. Qualche tifoso arrivò verso mezzanotte per cercare di fare casino fuori dal nostro albergo, normali scaramucce.
Il Napoli ci teneva a mantenere il primato. Nella ripresa Gullit ha potuto sfruttare la sua falcata, con un paio di ripartenze abbiamo concretizzato il doppio vantaggio. Il Napoli ci ha provato fino in fondo, alla fine è arrivato il 2-3 di Careca”.
Atene – “Sono sempre stato concentrato, non c’erano cambiamenti – prosegue l’ex giocatore – Forse c’era più consapevolezza. Ero stato chiamato a giocare una gara così importante per due defezioni e sapevo di non poter fallire.
Il Barcellona sentiva la coppa già sua ma noi facemmo quella che è considerata la partita del secolo”.
Impossibile non parlare di quello che sta accadendo oggi attorno al Milan. Galli ha così detto la sua Rangnick e Donnarumma:
“Mister? Si devono guardare le competenze, il mondo è globale, dobbiamo essere aperti a qualsiasi esperienza.
Donnarumma ha sempre dimostrato di poter fare prestazioni importanti e superare gli errori. Ha qualità importanti, nel 2012 abbiamo iniziato il percorso sul controllo di palla da parte dei portieri, questo lo ha aiutato””