Pioli: “Ho sentito Ibra. Ecco il mio capitano”

Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto in diretta Instagram sul canale Gi Group Italia. Tanti i temi trattati dal tecnico che ha parlato anche del futuro

Pioli: "Ho sentito Ibra. Ecco il mio capitano"
Pioli, Ibrahimovic e Calhanoglu (acmilan.com)

Stefano Pioli è intervenuto in una diretta Instagram sul canale Gi Group Italia. Tanti i temi tratti dal tecnico del Milan, a partire dal momento che sta attraversando il mondo per via dell’emergenza coronavirus: “Con tutto il tempo che abbiamo a disposizione, sto vedendo tantissime partite. Rivedendole mi sto rendendo conto sempre di più che calcio è veramente cambiato tantissimo.

E’ cambiata la metodologia di lavoro e di preparazione alla partita, che è sicuramente più curata anche grazie alle tecnologie. Le strategie sono molto più approfondite e le squadre sono più preparate. E’ aumentata la velocità di gioco. Io ho cominciato a lavorare quasi sempre a secco, invece adesso con il mio staff lavoriamo tanto con il pallone”.

Su Ibra: “L’ho sentito, sta bene. Mi dice che l’unico obiettivo è quello di migliorare la propria performance e tutto è finalizzato a quello”.

Modello vincente: La società dev’essere forte, organizzata e compatta, con un top management sempre pronto a trovare soluzioni e a non dare problemi. La squadra deve avere dei valori tecnici importanti e, soprattutto, di personalità.

Vincono le squadre dove ci sono giocatori non facili da allenare, ma con grande personalità. Poi chiaramente serve un allenatore capace di gestire uno spogliatoio non semplice. Non credo che sia una sola di queste componenti a creare una mentalità vincente”.

Conoscere i calciatori: “Faccio tante domande ai calciatori, cerco di capire la loro personalità, attraverso le loro risposte. Voglio provare a capire come stimolarli e motivarli. Conoscere il loro umore capisci se va tranquillizzato o stimolato. Può bastare anche una semplice battuta…”.

Scelta del Capitano: “Sono arrivato spesso in situazioni già chiuse. Se avessi la possibilità di intervenire punterei su chi è generoso, si impegna e dà tutto ma un leader deve essere generoso”.

Modelli da seguire: “Guardo Liverpool, Bayern e Manchester City, mi sto aggiornando guardando queste squadre”

Emozioni: “Quando vedo una squadra che crede in quello che fa mi emoziona, ho vinto quasi niente. Un allenatore è vincente è quello che ottiene l’obiettivo prefissato ad inizio stagione”.

Addio alla Fiorentina: “La scelta più difficile è stata quella quando ho dato le dimissioni a Firenze. Mi ha insegnato che non bisogna mai dare nulla per scontato”.

Futuro: “Sono un uomo fortunato, amo quello che faccio, spero di tornare alla normalità”.

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