Oggi Cristian Brocchi ha ricordato il periodo nel quale ha allenato il Milan, durato poco, e ha anche raccontato un retroscena riguardante Massimo Ambrosini.
Cristian Brocchi è durato poco tempo sulla panchina della prima squadra del Milan. Verso la fine della stagione 2015/2016 è stato chiamato a sostituire l’esonerato Sinisa Mihajlovic, ma poi non è stato confermato.
Intervistato da Sky Sport, l’attuale allenatore del Monza ha ricordato quell’avventura: «Non è arrivata troppo presto, ma in un momento estremamente difficile. La sera prima parlavano tutti di me come un allenatore bravo ed emergente, ma rimanevo molto umile. Il giorno dopo, senza aver fatto alcun allenamento, avevo contro cose difficili da gestire. Era un momento complicato per la squadra, non era il miglior momento per entrare. Essendo dipendente della società, non potevo dire di no, lo avevo già fatto in un’altra occasione».
Brocchi allenava la Primavera e stava svolgendo un buon lavoro, riuscendo a farsi apprezzare molto da Silvio Berlusconi. Subentrò in un periodo complesso e con una squadra con diversi difetti: «Simone Inzaghi è arrivato presto come me – spiega – ma aveva un clima diverso e un aiuto diverso, e guardate cosa sta facendo. Al Milan non è andata bene, bisogna arrivare nel momento giusto, ma sono ripartito con umiltà. Adesso faccio il mio percorso con una grandissima voglia di tornare ad alti livelli».
L’attuale tecnico del Monza ha fatto una rivelazione riguardante Massimo Ambrosini: «Non ho mai detto a nessuno questa cosa. Ambro, persona a cui voglio bene, è stata la prima persona che ho chiamato quando sono andato ad allenare la prima squadra del Milan. Speravo potesse venire con me, ma ha fatto altre scelte».
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