Fabio Capello è convinto che il Milan debba rinnovare il contratto in scadenza di Zlatan Ibrahimovic, attaccante ancora di buon livello nonostante i 38 anni.
Fabio Capello vanta una lunga e positiva esperienza al Milan. Dopo essere stato giocatore rossonero, con tanto di Scudetto della stella vinto nel 1979, si è seduto con successo in panchina. Ha vinto praticamente tutto.
L’ex allenatore ha allenato anche Zlatan Ibrahimovic alla Juventus e, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del futuro del giocatore svedese: «Conosco bene Ibra e so quale sia il suo desiderio di continuare ad essere protagonista. A uno come lui, nonostante i 39 anni in arrivo, questo Milan non può rinunciare».
Capello auspica in una ripresa del campionato, anche se ciò andrà fatto solamente in condizione di massima sicurezza: «Ripartire sarebbe molto bello. Lo sport manca a tutti e rimettersi in moto può aiutare il paese, anche sul piano psicologico. Credo che concerti, cinema e teatri saranno vietati a lungo. Le partite, ovviamente a porte chiuse, offriranno la miglior forma di svago. Poi c’è il discorso economico. Il calcio è un’industria importante. Nella sua filiera non ci sono solo allenatori e calciatori, ma anche migliaia di lavoratori del cosiddetto indotto. Queste persone, con l’attività sospesa, sono in difficoltà economica».
L’ex tecnico di Milan, Real Madrid, Roma e Juventus spiega come bisognerebbe riprendere la stagione sportiva: «Test medici accurati e ripetuti. Rispetto dei protocolli sanitari, dai centri di allenamento agli stadi. In questo caso, un ritiro permanente dei calciatori potrebbe essere la miglior soluzione. Sul piano regolamentare, sono favorevole alla proposta di aumentare il numero delle sostituzioni: quattro, se non cinque. Giocare dopo un lungo stop una gara ogni tre giorni può essere infatti pericoloso. Certo, ci sono due enormi interrogativi. La vicenda di Sportiello ribadisce quanto sia subdolo questo virus. E poi, come regolarsi in caso di una positività? Ritengo però che stare fermi non aiuti. Dobbiamo rischiare qualcosa».
Capello concorda sul fatto che il calciomercato sarà necessariamente diverso rispetto alle sessioni scorse: «Il mercato sarà stravolto, ma eravamo arrivati a cifre folli. Si tornerà su livelli più ragionevoli. Anche qui serviranno dirigenti illuminati per rimettere il moto il sistema. Gli egoismi rischiano di essere distruttivi».
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