Ralf Rangnick dice sì a una ripresa del calcio. Malgrado l’incubo coronavirus ancora non svanito, il tecnico si dice propenso a rilanciare il mondo sportivo. Nessun riferimento, invece, per quanto riguarda il Milan.
Ralf Rangnick vota per la ripresa del calcio. Per il tecnico tedesco, possibile nuovo allenatore e/o dirigente del Milan, sarebbe opportuno e doveroso tornare alla normalità malgrado lo scenario mondiale. Tornare in campo malgrado il coronavirus, infatti, sarebbe: “Un grande segnale che si invierebbe alla società”
Il 61enne di Backnang, attuale responsabile tecnico delle squadre di proprietà Red Bull, ne ha parlato nel corso di un’intervista a Swr Sport: “Tornare a giocare – spiega Rangnick – sarebbe importante non solo sotto l’aspetto economico per le società e l’intero movimento calcistico, ma anche dal punto di vista psicologico per l’intera umanità”.
La Bundesliga, per ora, ha fissato come il 9 maggio data teorica per una ripresa del campionato qualora ci fossero i minimi presupposti. Per farlo, però, saranno necessari parecchi tamponi. Situazione che ha portato a inevitabili in Germania.
Alla questione ha risposto direttamente Rangnick: “Il calcio professionistico ha un ruolo speciale ma non rivendica posizioni speciali. Non ci sarà una sola persona sottoposta a un tampone di meno solo perché il campionato riprenderà”, assicura. Nessun riferimento, invece, al suo possibile approdo in casa Diavolo.
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