Il Milan ha difficoltà a livello realizzativo, lo testimoniano i dati statistici della Serie A 2019/2020. Servono più gol da attaccanti e centrocampisti.
Il Milan è una squadra che nel campionato 2019/2020 ha faticato a trovare la via del gol. Sono solamente 28 le reti realizzate in 26 partite. Un dato che mette il Diavolo al quindicesimo posto in Serie A per numero di marcature.
Meglio la difesa, visto che su questo parametro la formazione di Stefano Pioli è sesta. Ma il problema nel finalizzare è notevole, basti pensare che l’Atalanta ha segnato due volte e mezza i gol del Milan: 70. Delle squadre che sono davanti in classifica quella meno prolifica è il Napoli, che comunque ha segnato 13 reti più dei rossoneri.
Oggi La Gazzetta dello Sport evidenzia che il Milan da anni fatica in fase realizzativa, ma bisogna andare alla stagione 1986-1987 per vedere un dato più basso di quello attuale. Allora furono 26 i gol messi a segno dopo 26 giornate. Parliamo di trentatré anni fa, un’eternità. Non venivano ancora assegnati i 3 punti per la vittoria in campionato.
Il Milan ha difficoltà a entrare in area avversaria e più volte manca lucidità davanti alla porta. Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic e l’esplosione di Ante Rebic hanno un po’ migliorato la situazione, ma gli uomini offensivi rossoneri dovrebbero contribuire maggiormente.
Al momento i gol degli attaccanti sono 16 sui 28 complessivi (nel conto vanno chiaramente inseriti anche Piatek e Suso), ovvero il 57 per cento. Una miseria. La nota dolente del reparto è Rafael Leao, che ha segnato solamente 2 reti. Servirebbe qualche marcatura in più anche dai centrocampisti. Il migliore è Hakan Calhanoglu con 5 gol tra Serie A e Coppa Italia. La sorpresa è stata Theo Hernandez, con 6 reti complessive e oggi secondo migliore marcatore del Milan dietro a Rebic (7).
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