Ante Rebic, André Silva e le due società: tutti felici mesi dopo l’affare estivo. Lo è in particolare il croato, totalmente rinato grazie all’exploit del 2020, che ora spinge per restare in rossonero.
Milan, Eintracht, Ante Rebic e André Silva: tutti felici alla fine. Lo erano già in estate quando le società ufficializzarono il doppio scambio, lo sono ancor di più adesso dopo tutti i virtù dei risultati sportivi giunti e di quelli economici che ne verranno.
Lo è il Diavolo che ha riscoperto un nuovo bomber nonché un trascinatore assoluto, lo è il club tedesco che incasserà un bel tesoretto e nel frattempo si gode il rendimento del portoghese. E lo sono i due giocatori che si sono rilanciati prepotentemente.
Rebic-André Silva, scambio positivo per tutti
“Qui mi trattano bene. Mi piacciono la città, i tifosi e la Bundesliga. Ci sono molte ragioni che mi spingono a restare” ,ha riferito ieri un entusiasta Silva nel corso di un’intervista alla Bild. C’è solo una nota stonata: la situazione in essere sul piano sanitario. “Ultimamente ero in ottima forma, ma in un momento come questo non riesco a pensare al calcio”, ha infatti aggiunto poco dopo.
Dopo un avvio super con 3 reti in 4 partite, il talento lusitano si era frenato per poi rilanciarsi nell’ultimo mese con ben 5 gol all’attivo. Ma se Silva non ha rimpianti, lo stesso si può dire di Rebic. Il quale – assicura Tuttosport – vuole restare al Milan e punta dritto verso una riconferma in rossonero.
Le cifre del riscatto
Conferma per il quale il Milan propende eccome. Ma più che momentanea considerando un altro anno di contratto in prestito, del tutto assoluta in virtù dell’intenzione di riscattarlo definitivamente. Del resto, con 7 reti in 11 partite, Rebic si è rivelato un trascinatore quasi al pari dello stesso Ibrahimovic dopo l’exploit di gennaio.
C’è tuttavia da discutere il prezzo, il quale sembrerebbe aggirarsi attorno ai 40 milioni di euro data l’impennata del 2020. Un valore quasi raddoppiato rispetto alla cifra iniziale di 25 milioni per entrambi i giocatori coinvolti nell’affare. Ma Elliott potrà contare su tre fattori: un ribasso dei costi causa la crisi conseguente al Covid-19, il contratto in scadenza nel 2022 e soprattutto la volontà del giocatore.
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