Milan, Zlatan Ibrahimovic è atteso in città entro giovedì. Dopo il lungo soggiorno all’estero, il 38enne si prepara per il rush finale di stagione con un doppio obiettivo personale: la doppia cifra per non smentire le sue statistiche super in carriera.
Milan, riecco Zlatan Ibrahimovic. Come infatti riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, dopo un lungo soggiorno in patria a causa dell’emergenza coronavirus, lo svedese è ora atteso di rientro in città entro giovedì così gli altri compagni stranieri attualmente all’estero.
Obiettivo 10 gol, adesso, per il 38enne svedese. Perché è da 15 annate consecutive che il campiona scandinavo, quando gioca almeno 10 partite, raggiunge o supera tale bottino. Fermo attualmente a quota 4 in 10 presenze, dovrà realizzarne 6 in 12 partite di campionato più l’eventuale finale di Coppa Italia per non smentire se stesso.
E’ da inizio carriera, infatti, che Ibra va in doppia cifra con una facilità disarmante. E’ stato così nelle due stagioni alla Juventus, nel triennio interista e anche nel biennio rossonero. 21 realizzazioni in 41 presenze nella stagione dello scudetto milanista, 35 su 44 in quella della Supercoppa. Numeri che lo hanno reso praticamente irraggiungibile per qualsiasi centravanti rossonero giunto successivamente.
E statistiche che rendono Ibrahimovic anche il miglior marcatore milanista degli ultimi 10 anni, con un 60 gol in totale grazie alle ultime firme del 2020. Solo tre volte è andato sotto la soglia citata. Al Manchester United quando chiuse con un solo gol causa infortunio, al Malmoe a inizio carriera con 3 reti su 12 presenze e con l’Ajax quando si fermo a 9 reti in 33 presenze.
Allenatosi finora con l’Hammarby, Ibra si presenterà anche più in forma degli altri al ritrovo a Milanello. E ha avuto anche tempo e modo per riflettere in questa pausa forzata. Nella sua testa è passato di tutto, compresa l’idea di non rientrare ma di smettere direttamente. Ma il gigante ha presto fatto dietrofront, perché non ama lasciare i discorsi a metà. Tantomeno, poi, se c’è da chiudere una stagione con la squadra che ama di più. L’obiettivo minimo, adesso, è l’Europa League.
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