Coronavirus, l’ex rossonero Patrick Cutrone racconta la sua esperienza. Intervistato da Tuttosport, l’attaccante di Como ha parlato della sua lotta contro il Covid-19.
Coronavirus, Patrick Cutrone racconta la sua personalissima esperienza. Riscontrato positivo lo scorso 14 marzo e oggi totalmente guarito, l’ex rossonero ne ha parlato in un’intervista a Tuttosport:
Superato l’incubo, Cutrone è anche tornato ad allenarsi con una certa regolarità: “Per fortuna ora sto bene. Il peggio è alle spalle, questa brutta esperienza è passata ed ora ho ripreso ad allenarmi. Certo nel limite del possibile data la situazione, tra tapis roulant e palestra a casa”.
Coronavirus, il racconto di Cutrone
La domanda poi è inevitabile: cosa ha provato quando ha saputo del contagio? Il centravanti di Como ne parla con tutta la sincerità che lo contraddistingue: “Non posso dire di non aver avuto paura. Questo è un virus subdolo, che nessuno conosce. Quindi all’inizio ero molto preoccupato per me, per le persone che mi erano state vicine, per i miei compagni”.
Si è tranquillizzato soltanto in secondo momento, quando ha capito che, fortunatamente, stava andando tutto per il verso giusto: “Poi le cose sono iniziate ad andare meglio e mi sono rasserenato. Il sollievo vero e proprio comunque è arrivato con l’esito della mia negatività, solo allora mi sono tolto davvero quel peso dalle spalle”.
E ora già pensa alla prossima esultanza con tanto di dedica speciale: “Di sicuro sarà qualcosa di liberatorio e soprattutto dedicato a tutti coloro che stanno combattendo questa difficile battaglia: medici, infermieri, volontari. Sono loro gli eroi di questi giorni”.
Ma a proposito di gol: giusto riprendere i campionati? “Ora bisogna pensare prima alla salute”, premette Cutrone. “Tutti noi non vediamo l’ora di tornare in campo ma dovranno esserci le giuste condizioni di sicurezza per noi giocatori e per chi lavora nel calcio”. E per quanto riguarda il taglio degli stipendi “troveremo un accordo nell’interesse di tutti”, assicura l’ex milanista.
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