Ecco come dovranno ricominciare ad allenarsi le squadre di Serie A nella FASE 2, ovvero nei ritiri di preparazione per la ripresa dei campionati.
C’è grande attesa per la ripartenza del calcio italiano. Sarà un processo graduale, che partirà dai ritiri delle rispettive squadre, isolate per prepararsi alla ripresa dei campionati.
Oggi il Corriere dello Sport ha spiegato quella che sarà la procedura che Governo e Lega calcio detteranno alle varie società di Serie A. Saranno due settimane di lavoro isolato con controlli ripetuti per evitare l’espansione ulteriore del Coronavirus.
In primo luogo i club convocheranno prima dell’avvio dei ritiri i propri calciatori 78-92 ore prima del primo allenamento, senza creare assembramenti, per i suddetti controlli.
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I calciatori saranno divisi in tre gruppi: i positivi al Covid-19 che hanno avuto sintomi, i positivi asintomatici ed i negativi, ovvero coloro che non hanno avuto niente a che vedere col virus.
La prima settimana di allenamento dunque sarà in completo isolamento, senza partitelle e con sedute divise. Dalla seconda in poi, con tutti gli atleti ‘negativizzati’, si riprenderà il lavoro in maniera classica.
Nel caso in cui uno o più calciatori dovessero risultare positivi dopo la ripresa degli allenamenti, il club sarebbe costretto a fermare le sedute, effettuare test a campione all’intero gruppo ed isolare come da prassi gli atleti contagiati dal Coronavirus.
L’idea è quella dunque di non fermarsi definitivamente, ma provare a dividere i positivi dai negativi. Una procedura tutt’altro che semplice, ma che dovrebbe essere agevolata dalle analisi anche ematologiche, considerate di più rapido affidamento.
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