Milan, vertice tra vecchio e nuovo San Siro ieri con Inter e Comune. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, c’è l’ok per una ripresa senza partite al Nord e ci sono aggiornamenti sul nuovo stadio.
Milan, Inter e il Comune: vertice tra nuovo e vecchio San Siro. Come infatti riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, nella call-conference di ieri non si è parlato solo del futuro stadio da edificare.
Le due società, piuttosto, hanno dato disponibilità anche per giocare eventualmente lontano dal Meazza qualora questa stagione si riprendesse a porte chiuse e senza giocare partite al Nord Italia. La disponibilità è totale e sarà accettata qualunque soluzione arriverà dalla Federcalcio e dalla Lega. Con la premessa, ovviamente, che salute e sicurezza vengono prima di tutto.
Ma nel frattempo il lockdown e l’emergenza coronavirus non hanno di certo frenato i progetti futuro di Elliott e Suning, i quali, piuttosto, sono pronti a investire nella maxi struttura appena sarà tutto finito e si tornerà quanto meno a una parvenza di normalità. Sul tavolo ci sono sempre due nodi: la rifunzionalizzazione del Meazza e le cubature extra-stadio da concedere.
Per il primo aspetto si registrano importanti passi avanti. Dopo aver presentato a inizio 2020 i progetti che conservano una porzione dell’attuale impianto, i club ieri hanno fornito ancor più dettagli su quella che sarà la cittadella dello sport per tutti. Sul secondo aspetto, invece, le società hanno ribadito la posizione iniziale: servono i 180mila metri cubi di edifici extra stadio.
Se per la rifunzionalizzazione si è dunque più vicini, si è ancora in alto mare per quanto riguarda le cubature. Basti pensare che il piano regolatore ha un indice di edificabilità dello 0,35, mentre Milan e Inter sono attualmente a 0,63. Tuttavia i club non transigono: un progetto così importante si regge economicamente solo con questi numeri.
L’investimento sarà infatti da oltre un miliardo di euro, e potrebbe essere utile anche per la ripresa della città nel post Covid-19. Anche per questo al Comune è arrivata la richiesta di restare nei tempi previsti dalla legge e non sforare. Il nuovo San Siro, a oggi, non sarebbe più un trampolino solo per Milan e Inter, ma probabilmente per un’intera città uscita devastata dalla pandemia.
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