Simone: “Pioli-Rangnick situazione assurda. Milan, prendi Cavani o Icardi” 

Milan, attacco frontale di Marco Simone a Elliott. Il licenziamento di Zvonimir Boban, quello in arrivo di Paolo Maldini e tanto altro: l’ex rossonero non si risparmia. 

Marco Simone

Milan, parla Marco Simone. In rossonero per 9 anni e oggi tecnico del Chabab Mohammedia in Marocco, l’ex fantasista milanista ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando dell’attuale momento del Diavolo.

Simone rompe gli indugi subito con un capitolo delicato: Zvonimir Boban. “È una perdita immensa”, riferisce il 51enne lombardo. Il quale poi non manda di certo a dirle alla proprietà: “Troppo superficiale e banale licenziarlo a causa di un’intervista non gradita. Credo che l’abbiano usata come un pretesto, era qualcosa di già pianificato”.

Milan, Marco Simone attacca Elliott

Un errore privarsi dei milanisti. Perché dopo Boban, è destinato a seguire lo stesso destino anche il Dt Paolo Maldini: “Quando scegli due personaggi come Boban e Maldini, sai in partenza il peso che hanno. Mentre loro sanno cos’è il Milan e come va gestito. Chi li ha scelti doveva continuare con loro, insieme. Erano le prime due pietre importanti per ripartire”.

L’errore capitale, inoltre, è stato rinunciare a un milanista doc già a bordo campo: “Così come sul campo occorreva ripartire da Gattuso. Quando lo sentivo parlare, si sentiva il Milan. E in ambienti come quello rossonero certe cose bisogna “sentirle”. C’è inoltre un siluro anche per il presidente: “Mi fa sorridere Scaroni quando dice che le interviste vanno condivise. Quindi avrebbe dovuto fare dichiarazioni di convenienza?”.

Boban con cui l’ex talento di Castellanza è tutt’ora in contatto: “Ci siamo sentiti, prima e dopo. Condivido la sua linea. Per esempio, al Milan non si può fare un progetto solo sui giovani: hanno ragione Zvone e Paolo. Il discorso è semplice: o scegli un signorsì, oppure chi ha spessore. Però devi lasciarlo lavorare”. 

Idee chiare sull’impostazione di Elliott Management Corporation: “Fredda. Un club va vissuto, occorrono rapporti con i giocatori, occorrono le parole. Vedo invece numeri e distacco. Non è appassionante, mentre il milan è passione. Non puoi essere un ghiacciolo”. 

Il tecnico rossonero e il suggerimento sul bomber

Nel frattempo Stefano Pioli aspetta il verdetto con l’ombra di Ralf Rangnick alle spalle: “Nonostante stia vivendo una situazione particolare, sta dimostrando di poter essere l’allenatore del Milan. È un peccato, una situazione assurda. Se esiste davvero un preaccordo con Rangnick, le tempistiche sono del tutto sbagliate”.

Infine Simone spinge per la conferma di Zlatan Ibrahimovic ma altrimenti: “Se ne andasse però mancherebbe un centravanti. Milik lo vedrei bene, ma io al Milan proverei a portare Cavani o Icardi. Mauro sarebbe davvero un grande colpo e una situazione ideale”. 

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