Milan, ecco cosa potrebbe convincere Zlatan Ibrahimovic per il rinnovo contrattuale. Tutto dipenderà dal faccia a faccia con l’Ad Ivan Gazid atteso a Milano appena sarà possibile.
Zlatan Ibrahimovic e il Milan, futuro ancora in stand-by. Ci sarebbe stato di certo un rinnovo felice senza l’addio di Zvonimir Boban, ma l’allontanamento turbolento dell’ex Cfo, al quale seguirà anche l’uscita estiva di Paolo Maldini, ha rimesso tutto prepotentemente in discussione.
E adesso, come riferisce Tuttomercatoweb, tutto dipenderà dall’incontro in programma con l’Ad Ivan Gazidis. Vertice che avverrà a Milano appena le parti potranno rivedersi, e sarà un faccia a faccia fondamentale con cui Ibra capirà le reali intenzioni della società per questo nuovo ciclo avviato.
Sono in particolare due gli aspetti che l’attaccante vuole comprendere per poi sciogliere le riserve. In primis chi sarà il prossimo allenatore: si continuerà con Stefano Pioli, con cui ha creato un rapporto importante in questi mesi, oppure Elliott opterà per un altro nome dopo un altro anni di mancata Champions League? E nel caso, chi?
A tal proposito resta Ralf Rangnick il favorito, anche se il tecnico tedesco sembrerebbe aver fatto un leggero dietrofront rispetto all’ultimo aggiornamento. La crisi coronavirus sembrerebbe infatti preoccuparlo per una minuziosa programmazione ora non più possibile al 100%, motivo per cui potrebbe inizialmente approdare solo come dirigente per poi decidere se tuffarsi o meno anche a bordo campo un anno più tardi.
L’altra richiesta di Ibrahimovic, ovviamente, è legata alla competitività della squadra. Il campione scandinavo, al netto di tutte le difficoltà tecnico ed economiche attuali di cui è consapevole, vuole comprendere se vi sarà o meno una squadra competitiva. Richiesta che porta quindi anche al capitolo mercato, perché Ibrahimovic vorrà capire anche che tipo di campagna acquisti ci sarà nella prossima sessione estiva.
Il Milan, da parte sua, sa quanto sia importante la presenza di Ibrahimovic. E così Gazidis è pronto a derogare malgrado i 39 anni verso cui si affaccia il talento di Malmo, in quanto leader tecnico e carismatico e importante anche sul piano del marketing e dell’immagine della società. Per quanto riguarda il ritiro, l’ipotesi è al momento del tutto da scartare come dimostrano anche gli allenamenti energici in casa dell’Hammarby. La leggenda non è ancora finita.
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