Milan, cosa fanno oggi i giocatori che nella stagione 2010/11 regalarono l’ultimo scudetto rossonero? Andiamo a scoprire nome per nome la nuova vita degli ultimi eroi milanisti.
Serie A 2010/11, l’ultimo grande trionfo del vero Milan. Era il Diavolo di Silvio Berlusconi, ma anche quello di Massimiliano Allegri, di Zlatan Ibrahimovic, dei brasiliani fantasia e qualità e dei leader milanisti come Gennaro Gattuso e Filippo Inzaghi.
Era esattamente un decennio fa. Fu volata con l’Inter di José Mourinho, il Milan chiuse con + 6 finale e ottenne il 18esimo titolo della storia sette anni più tardi dall’ultimo trionfo nazionale. Ma la domanda che ora ci poniamo è: che fine hanno fatto quei campioni?
Iniziamo innanzitutto a fare mente locale del gruppo in questione. Terremo però in considerazione solo rosa finale e completa delle operazioni invernali, dunque senza Ronaldinho che per esempio andò via a gennaio, e con i vari rinforzi che ne vennero.
Portieri: Amelia, Abbiati, Roma
Difensori: Abate, Antonini, Bonera, Jankulovski, Legrottaglie, Nesta, Oddo, Papastathopoulos, Silva, Vilà, Yepes, Zambrotta
Centrocampisti: Ambrosini, Boateng, Emanuelson, Flamini, Gattuso, Merkel, Pirlo, Seedorf, Strasser, Van Bommel,
Attaccanti: Beretta, Borriello, Cassano, Ibrahimovic, Inzaghi, Oduamadi, Pato, Robinho
Partiamo dai pali, dove tutti hanno ormai da tempo chiuso la loro carriera. Marco Amelia, secondo portiere in quell’annata, è oggi l’allenatore della Vastese dopo l’esperienza precedente alla Lupa Roma. Christian Abbiati, come noto, è stato invece team manager del club di Via Aldo Rossi fino a prima dell’arrivo di Elliott. Oggi è attualmente fuori dal calcio, se non attraverso il ruolo, occasionale, di opinionista. Flavio Roma è invece stato il preparatori del Monaco fino al 2017 e oggi attende una nuova sfida.
Passiamo alla retroguardia. Ignazio Abate, dopo il nostalgico addio della scorsa stagione, è tutt’ora svincolato. Magari potrebbe aiutarlo Luca Antonini, oggi procuratore emergente e pronto alla gavetta per farsi spazio anche nel mercato. Daniele Bonera è invece tornato alla base dopo un lungo giro, seppur nelle inedite vesti di collaboratore tecnico prima di Marco Giampaolo e poi confermato anche nello staff di Stefano Pioli.
Marek Jankulovski è invece dirigente del Banik Ostrava, società della Serie A ceca. Di Nicola Legrottaglie si sa, in quanto è l’attuale guida tecnica del Pescara. E condivide il campionato con Alessandro Nesta, tecnico di un Frosinone in proiezione play-off prima del caos scatenato dal coronavirus.
Sokratis Papastathopoulos, all’età di 31 anni, è ancora in attività e difende i colori dell’Arsenal e lo fa anche con una certa efficacia data l’esperienza accumulata. Mentre Didac Vilà, la vecchia delusione rossonera, è oggi all’Espanyol. Mario Yepes è invece un allenatore, pronto a una nuova esperienza dopo quella al Deportivo Calì nel 2016/17.
Idee meno chiare per Gianluca Zambrotta, che ha prima iniziato a muoversi come allenatore, per poi diventare dirigente e infine essere scelto come ambasciatore per un Europeo probabilmente rimandato al prossimo anno.
Massimo Ambrosini è passato dal campo alla Tv, di cui è un apprezzatissimo opinionista Sky. Kevin Prince Boateng, a 33 anni, tiene ancora botta e milita attualmente del Besiktas. Stessa età per Urby Emanuelson, tuttavia attualmente svincolato. E disoccupato lo è anche Mathieu Flamini, il quale, malgrado i 36 anni, non molla ma cerca anzi un’ultimissima avventura.
Gennaro Gattuso, rimpianto da molti dopo l’addio della scorsa estate, sta invece confermando la sua crescita da allenatore come confermano anche i risultati giunti sulla panchina del Napoli. Alexander Merkel, quel tanto della Primavera mi sbocciato, ha invece 28 anni ed è un giocatore dell’Heracles Almelo in Eredivise.
Andrea Pirlo è invece pronto a seguire le orme di Ringhio, ma sta ponderando bene la sua prima scelta e ha già rifiutato alcune proposte proprio per non gettarsi alla prima situazione che capita. Ne abbraccerebbe volentieri una, invece, Clarence Seedorf, pronto a rimettersi in gioco dopo l’esperienza amara con la nazionale del Camerun. E nel frattempo, anche lui, è stato scelto come ambasciatore di Euro 2020.
Attende una chiamata anche Rodney Strasser, talento della primavera mai esploso e oggi svincolato dopo rapida esperienza al Villafranca. Si fa invece strada in Olanda Mark Van Bommel, attuale mister del PSV Eindhoven e pronto a una lunga carriera a bordo campo col sogno di approdare prima o poi anche in Italia.
Giacomo Beretta, ex talento del settore giovanile, oggi è un attaccante dell’Ascoli dopo una lunga trafila in prestito via Milan. Marco Borriello, piuttosto, ha deciso di ripartire altrove: dall’Ibiza-Eivissa che gli aveva aperto le porte a fine carriera e di cui oggi è dirigente. E la stessa traiettoria l’ha intrapresa Antonio Cassano, iscrittosi a Coverciano per un corso dirigenziale.
Beh, poco da dichiarare su Zlatan Ibrahimovic. E speriamo che resti ancora, almeno per un altro anno, nella sua squadra di appartenenza al momento. Filippo Inzaghi nel frattempo ha rilanciato la sua carriera da allenatore, ed è oggi il riferimento di un Benevento pronto a tornare nella massima divisione prima che il Covid-19 fermasse tutto. Nnamdi Oduamadi, vecchia meteora del Milan, è attualmente svincolato malgrado i soli 28 anni.
Alexandre Pato difende oggi la maglia del São Paulo in Brasile, e potrebbe trovarsi tra i rivali del Santos il vecchio amico Robinho apparentemente in uscita dall’Istanbul Basaksehir con cui ha un contratto fino al 2020.
E’ questo, dunque, il quadro attuale di quella squadra che 10 anni fa consegnò l’ultima grande gioia a una tifoseria che soffre da tanto, troppo, tempo. E tra tutti, come avete visto, a oggi c’è un solo giocatore gioca ancora ad alti livelli… un cyborg scandinavo.