La storia di Didac Vilà, uno dei tanti oggetti misteriosi transitati al Milan. Il terzino spagnolo può comunque dire di aver vinto uno Scudetto in Italia.
Forse non molti lo ricorderanno, ma nel Milan vincitore dello Scudetto 2010/2011 c’era anche Didac Vilà. “Chiii?” domanderebbero Maurizio Mosca e coloro ai quali questo nome non ricorda nulla.
Lo raccontiamo noi oggi chi è il giocatore spagnolo classe 1989 che nella sessione di calciomercato del gennaio 2011 firmò per il club rossonero. Un investimento da circa 3,5 milioni di euro che Adriano Galliani decise di effettuare per dare a Massimiliano Allegri un’alternativa in più sulla corsia sinistra difensiva.
Il Milan aveva acquistato Didac Vilà dall’Espanyol, società nella quale era approdato nel 1999 all’età di 10 anni. Dopo la trafila nel settore giovanile e gli esordi nella formazione B, nel gennaio 2009 l’esordio in prima squadra nel derby contro il Barcellona in Coppa del Re.
Dalla seconda metà della stagione 2009/2010 è in pianta stabile nell’Espanyol A e colleziona 11 presenze nella Liga, tutte da titolare. I tifosi lo apprezzano e lui nel frattempo viene convocato dalle nazionali giovanili della Spagna. La stagione seguente è titolare della fascia mancina e mette insieme delle buone prestazioni che gli permettono di trasferirsi al Milan.
Adriano Galliani, dopo aver ingaggiato il calciatore, dichiarò: “Il Milan seguiva da tempo questo giocatore. Avevo una segnalazione di Andrea Valdinoci e quando ad agosto ho passato qualche giorno a Barcellona per Ibrahimovic ho incontrato i dirigenti dell’Espanyol che mi hanno parlato benissimo di lui”.
Grande entusiasmo per Didac Vilà nel fare un salto così importante nella sua carriera: “Sono molto felice di essere qui – affermò – e sono pronto per le sfide che mi attendono. Spero che i tifosi rossoneri finiscano per volermi bene proprio come quelli dell’Espanyol. Sono un terzino sinistro, ma mi sento in grado di fare sia la fase difensiva che quella offensiva. Penso di essere venuto nel miglior club d’Europa, ovvero il club con più titoli nel mondo del calcio”.
Nonostante la felicità nell’essere approdato a Milano, non ci mette molto a capire di non rientrare nei piani di Allegri. L’allora allenatore rossonero lo impiega solamente nell’ultima partita di campionato contro l’Udinese, a Scudetto ormai vinto matematicamente dopo il pareggio 1-1 all’Olimpico contro la Roma. Lo spagnolo può dire di essere stato campione d’Italia, ma non ha potuto dare alcun contributo a quel successo.
Vinto il tricolore 2010/2011, Didac Vilà decide di andarsene con la formula del prestito per poter giocare con continuità. Fa ritorno nell’Espanyol, dove gli viene concesso spazio e mette assieme la bellezza di 43 presenze riuscendo anche a segnare 3 gol. Nonostante la buona stagione in Catalogna, il Milan non intende puntare su di lui.
A fine luglio c’è l’accordo con il Valencia per il trasferimento del giocatore in prestito con diritto di riscatto. Didac Vilà avrebbe sostituito Jordi Alba, finito al Barcellona. Ma l’operazione salta perché nel corso delle visite mediche viene riscontrato un problema di pubalgia. Il terzino classe 1989 si sottopone a un intervento chirurgico che lo tiene lontano dal campo per 2-3 mesi. Quando rientra, comunque non ha alcuna chance di giocare in rossonero.
Nel luglio 2013 nuovo prestito al Betis Siviglia, dove mette insieme solamente 20 presenze tra Liga, Europa League e Coppa del Re. Non viene riscattato e nell’estate successiva viene ceduto ancora a titolo definitivo, stavolta al neopromosso Eibar. Nella prima parte di stagione poco spazio, anche a causa di problemi fisici, poi gioca da titolare da metà marzo. 15 le presenze totali collezionate. La squadra finisce terzultima e dovrebbe retrocedere, ma viene ripescata a causa delle irregolarità fiscali dell’Elche (retrocesso).
Il contratto di Didac Vilà con il Milan scade e lui è libero di firmare per un altro club. Ad agosto 2015 decide di provare un’esperienza in Turchia e firma un triennale con l’AEK Atene. È titolare della formazione greca, che lascia dopo due stagioni con 73 presenze totali condite da 2 gol e una Coppa di Grecia alzata.
Nell’agosto 2017 il giocatore catalano decide di tornare in Spagna per indossare nuovamente la maglia dell’Espanyol, dove tuttora milita. Oggi è vicino ai 31 anni (li compirà a giugno) e sono ormai lontani i tempi nei quali festeggiava lo Scudetto con il Milan.