Ariedo Braida ha dei dubbi legati al progetto futuro del Milan. Pensa che Ralf Rangnick sia un allenatore adatto a certe esigenze, ma forse non per vincere.
Ariedo Braida è attualmente senza squadra e attende un’offerta convincente per tornare al lavoro. Nonostante il licenziamento dal Barcellona nell’agosto 2019, il dirigente friulano ha continuato a seguire vari campionati e di conseguenza anche il Milan.
Ha lavorato nel club rossonero per tantissimi anni ed è rimasto legato a quei colori. A proposito del futuro della situazione attuale e del probabile arrivo di Ralf Rangnick, si è così espresso a TMW Radio: “Non commento più le situazione del Milan, posso dire soltanto che Rangnick è una figura di tutto rispetto. Si può accostare a Sacchi per qualcosa? E’ un innovatore anche lui, ama lavorare con i giovani. Se devi lavorare con questi e devi fare trading per comprare, lui è adatto a questo. Se devi lavorare per vincere, la musica allora cambia. Sono due progetti diversi“.
Braida non ha chiaro quale sarà il progetto del Milan. Ritiene Rangnick adatto a un piano che preveda l’acquisto di giovani talenti da valorizzare per poi fare trading, in modo tale da mettere a bilancio plusvalenze che aiutino i conti del club.
Se l’idea è quella di vincere, invece il tedesco non è la figura sulla quale lui probabilmente punterebbe. Ma va detto che il Milan in questo momento non può pensare a trionfare nel breve periodo, deve prima ricostruire una squadra competitiva. Qualche tassello buono già c’è, ma l’organico va arricchito decisamente per poter puntare in alto.
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