Nella stagione 1989-90 il Milan di Arrigo Sacchi è entrato nella storia del calcio vincendo tutto, tra cui la Coppa Campioni contro il Benfica. Cosa fanno oggi quei calciatori.
La stagione 1989-90 è stata quella della consacrazione del ‘Grande Milan‘, un epiteto meritevole dato alla squadra di Arrigo Sacchi dopo i successi ottenuti in quel periodo.
Un Milan fenomenale, che culminò l’annata in questione vincendo la Coppa dei Campioni il 23 maggio 1990. Vittoria di misura in finale contro il Benfica, a Vienna, grazie al sigillo di Frank Rijkaard.
Nomi eccellenti e gioco spettacolare. Il Milan di Berlusconi e Sacchi fece impazzire mezzo mondo, portando una rivoluzione estetica e strutturale ancora oggi molto apprezzata. 30 anni dopo siamo curiosi: che fine hanno fatto gli eroi di quel Milan?
LA FORMAZIONE TITOLARE DI MILAN-BENFICA: G.Galli; Tassotti, Costacurta, Baresi, Maldini; Colombo, Rijkaard, Ancelotti, Evani; Gullit, Van Basten. All: Sacchi.
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Giovanni Galli, ovvero uno dei migliori portieri italiani degli ultimi trent’anni. Dopo la fine della carriera ha fatto di tutto: osservatore, allenatore, dirigente, opinionista sportivo. Persino uomo politico sotto l’egida di Forza Italia. La sua vita è stata sconvolta nel 2001 per la perdita del figlio Niccolò, ex calciatore morto in un tragico incidente stradale.
Mauro Tassotti, storico terzino e poi ancor più storico vice-allenatore del Milan. Ha lasciato il club nel 2015, per seguire Andriy Shevchenko come assistente c.t. dell’Ucraina.
Paolo Maldini è recordman di presenze nella storia del Milan. E’ tornato nel club da dirigente nell’estate 2018 e tuttora ricopre l’incarico di direttore dell’area tecnica. Si, ma per quanto tempo ancora?
Angelo Colombo era uno dei fedelissimi di Arrigo Sacchi. Dopo il ritiro ha lavorato come coordinatore del settore giovanile del Milan. Ha intrapreso la carriera di allenatore per breve tempo (Montebelluna e Carpendolo), fino al 2011. E oggi? Coltiva il suo hobby: pilota aerei ultraleggeri a due posti.
Alessandro Costacurta, meglio conosciuto come Billy, ha lasciato il mondo del calcio professionistico. Negativa la sua esperienza da allenatore del Mantova nel 2008-2009. Oggigiorno è un noto opinionista per Sky Sport.
Franco Baresi resterà per sempre una leggenda milanista. E dopo la fine della carriera agonistica ha svolto diversi ruoli all’interno del club. Da dirigente ad allenatore della Primavera fino ad essere attualmente ‘brand ambassador’ del Milan. Una curiosità: nel 2002 fu chiamato come dirigente nel Fulham di Al-Fayed. Durò solo 81 giorni.
Carlo Ancelotti è un personaggio tuttora arcinoto nel mondo del calcio internazionale. Allenatore di livello mondiale, ha guidato diversi top club, compreso il Milan stesso dal 2001 al 2009. Attualmente allena l’Everton, in Inghilterra, dopo il flop dell’avventura al Napoli.
Frank Rijkaard è sempre stato un allenatore in campo. Non a caso dopo aver appeso gli scarpini al chiodo è divenuto un tecnico di successo, guidando Nazionale olandese, Barcellona e Galatasaray. Dal 2014 ha annunciato l’addio alle panchine, diventando poi talent-scout della Monteverde Academy, in Florida.
Alberico Evani è un altro personaggio ancora addentro al calcio che conta. Dal 1998 al 2005 ha guidato varie formazioni del vivaio Milan. Allenatore con forte propensione nella crescita dei giovani, l’ex ala rossonera è stato selezionatore di diverse selezioni della Nazionale italiana. Dal 2018 è collaboratore tecnico del c.t. Roberto Mancini nella nazionale maggiore.
Marco van Bastan, noto come il ‘Cigno di Utrecht’, ha dovuto arrendersi agli infortuni a soli 31 anni. Ha intrapreso la carriera di allenatore, guidando l’Olanda e squadre di club come Heerenveen e AZ Alkmaar. Nel 2019, come analista di FOX Sport, è stato protagonista di una gaffe, riferendosi ad un collega pronunciando in diretta tv le parole ‘Sieg Heil’, saluto di chiaro richiamo nazista.
Ruud Gullit, considerato tra i migliori calciatori del secolo scorso, è stato anche uno dei primi allenatori-giocatori di alto livello. Nel Chelsea dal 1996 al 1998 ha tenuto il doppio ruolo con grande classe. Ha allenato poi diversi club, anche negli USA e in Polonia. Oggi è commentatore televisivo, dopo la fallimentare esperienza come vice di Advocaat nella Nazionale olandese.
Andrea Pazzagli è stato un portiere di grande qualità, spesso sottovalutato. Dopo il ritiro ha lavorato come preparatore del Milan e della Fiorentina, ma anche per le selezioni giovanili azzurre. Putroppo Pazzagli ci ha lasciato il 31 luglio 2011, per un arresto cardiaco a Punta Ala.
Filippo Galli, anima rossonera, ha lavorato all’interno del Milan per anni. In particolare come responsabile del Settore Giovanile fino al 2018. Oggi collabora con il settore tecnico della FIGC.
Daniele Massaro dopo tanti anni al Milan e un’esperienza in Giappone si è dato alla sua passione: il rally, correndo anche in gare piuttosto prestigiose. Oggi è anche brand ambassador rossonero.
Marco Simone si è dato alla carriera di allenatore dopo il ritiro. Ha guidato Monaco e Losanna, ma ha avuto anche esperienze da tecnico in Tunisia e Thailandia. Simone non si è fermato: dal 2019 allena il Chabab Mohammédia, club della seconda divisione marocchina.
Stefano Borgonovo è stato portato via da un male ancora arduo da combattere, la SLA. E’ morto dopo una lunga battaglia nel 2013. Prima della degenza aveva provato a guidare le giovanili del Como.
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