Milan, Pioli in un limbo: futuro legato a tre aspetti 

Milan, Stefano Pioli è al momento sospeso tra dentro e fuori dal club. Come riferisce Tuttosport oggi in edicola, il suo futuro dipenderà da tre fattori. Ecco quali. 

Stefano Pioli (©Getty Images)

Sospeso in un limbo: così si ritrova a oggi Stefano Pioli. Come infatti evidenzia Tuttosport oggi in edicola, il tecnico emiliano è colui che ha il futuro più bloccato in assoluto in casa Milan. Il quale, tra l’altro, non dipenderà principalmente da se stesso.

E pensare che stava andando tutto per il verso giusto. Una fiducia ritrovata, una squadra con una chiara identità e nuovi e vecchi talenti valorizzati proprio come Elliot voleva. Poi una caduta roboante che ha rimesso tutto in discussione. L’1-2 interno col Genoa, giunto prima dello stop forzato, ha infatti tolto nuove certezze.

E Pioli, adesso, è innanzitutto sospeso proprio per questa pausa. Consapevole che i risultati, per un tecnico, sono l’unica cosa che conta. Soprattutto se anche quando questi venivano, una parte della dirigenza ha comunque guardato altrove.

E non sarà stato affatto semplice operare in queste condizioni, leggendo continui indiscrezioni dai giornali e vedendo la spaccatura dirigenziale proprio per questo motivo. Pioli ora spera di poter chiudere la stagione e potersi magari salvare attraverso i numeri, ma non è così scontato che il campionato si concluda.

Il secondo ostacolo è Ralf Rangnick. Ovvero il prescelto da Ivan Gazidis per la panchina. Il problema sta proprio qui: il manager tedesco, per quanto riguarda la guida tecnica, ora tentenna. In assenza di certezze, infatti, sembra più propenso a sedersi in ufficio come direttore tecnico che insediarsi a bordo campo.

Pioli dunque attende anche quest’altro verdetto, ma bisognerà capire cosa succederà quando questo arriverà. Qualora lo scenario fosse così delineato, accetterebbe comunque di restare? Anche dopo l’addio di Zvonimir Boban e con un Rangnick a dirigere il tutto?

Il terzo aspetto è Zlatan Ibrahimovic. Perché anche lo svedese stesso è in sospeso. Tra i due è nato un rapporto importante e non è detto che con una conferma del 38enne rilanci anche il tecnico rossonero. Anzi: potrebbe essere proprio così. E magari su forte richiesta del fuoriclasse scandinavo.

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