Alexandre Pato considera strano quanto successo a Zvonimir Boban ed è convinto che il Milan dovrebbe andare avanti ancora con Paolo Maldini in dirigenza per crescere.
Alexandre Pato ha lasciato ricordi agrodolci ai tifosi del Milan. Arrivato giovanissimo in rossonero, all’inizio ha sorpreso tutti con prestazioni di alto livello e gol. Poi a causa degli infortuni lo scenario è cambiato e nel gennaio 2013 è tornato in Brasile.
Dopo brevi esperienze europee con Chelsea e Villarreal, ha trascorso due anni in Cina prima di rientrare nuovamente in patria nel 2019. Attualmente gioca nel San Paolo, squadra nella quale aveva già militato nel 2014 e 2015.
Oggi La Gazzetta dello Sport ha pubblicato una sua intervista nella quale ha parlato anche di Milan. Interpellato su quanto successo a Zvonimir Boban, ha così risposto: «Penso sia entrato con la testa di aiutare e ci ha sempre provato. Poi, se non gliel’hanno lasciato fare… Cose strane».
Pato ha avuto modo di commentare pure la situazione di Paolo Maldini, che è stato suo compagno di squadra in rossonero e che ora ha un futuro da dirigente in bilico: «La società deve lasciarlo lavorare, conosce la testa dei giocatori, sa cosa significa questo club ed è in grado di riportarlo in alto. Mi auguro possa avere una strada lunga in rossonero. La proprietà deve puntare su persone così e dargli la tranquillità di poter fare il loro lavoro. Ci ho giocato insieme e so cosa può dare al Milan. Da compagno mi ha dato consigli e aiutato, una volta ci siamo anche scontrati, lui è un personaggio molto schietto. Ci sentiamo regolarmente, l’ultima volta è stato due settimane fa».