Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, tuona contro la Lega Serie A in merito alla proposta di taglio degli ingaggi in questo periodo di stop del campionato.
Non c’è accordo tra la Lega Serie A e l’Associazione Italiana Calciatori sul taglio degli stipendi dei calciatori. Considerando che campionati e coppe sono in stand-by causa coronavirus, i club premono per una soluzione favorevole.
Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, è stato chiaro nel commentare la proposta fatta: “È una proposta vergognosa e irricevibile”. Il vicepresidente Umberto Calcagno ha aggiunto: “È chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi. L’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.
Non essendoci stato un accordo tra Lega Serie A e AIC, adesso i club dovranno trattare con i singoli calciatori sperando di raggiungere accordi soddisfacenti. Un peccato che non si sia trovata un’intesa a livello di istituzioni in un periodo del quale il mondo dello sport dovrebbe dare l’esempio a 360°.
La Lega oggi ha comunicato che l’accordo raggiunto tra i club prevede una riduzione pari a 1/3 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 4 mensilità medie onnicomprensive) nel caso non si possa riprendere l’attività sportiva, e una riduzione di 1/6 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 2 mensilità medie onnicomprensive) qualora si possano disputare nei prossimi mesi le restanti partite della stagione 2019/2020. Resta inteso che i Club definiranno direttamente gli accordi con i propri tesserati.
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