Serie A, tornare a giocare o no? La posizione del Milan

La Serie A è spaccata in merito alla ripresa dei campionati. Ci sono società che premono per tornare in campo e altre che hanno una posizione molto più prudente.

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Ivan Gazidis e Paolo Scaroni (Foto AC Milan)

Non si sa ancora quale sarà il destino di questa stagione sportiva. L’emergenza coronavirus ha generato grande incertezza e non si sa se e quando campionati e coppe potranno eventualmente riprendere.

Il Corriere dello Sport oggi spiega che la Serie A è divisa. Da una parte c’è chi vuole tornare a giocare per avere per completare l’annata e avere verdetti più chiari. Dall’altra chi ritiene conclusa la stagione 2019/2020 e preferisce il congelamento dell’attuale classifica. I club discutono e attendono segnali anche da UEFA, ECA e leghe europee.

Prima di maggio i campionati non possono riprendere ed è difficile pensare di riuscire a concludere tutto entro il 30 giugno. Sforare a luglio significherebbe anche condizionare la prossima stagione, che sarà quella dell’Europeo. Ci sono posizioni diverse sul tavolo e non si individua una soluzione che vada bene a tutti.

I club della Serie A che vorrebbero tornare a giocare, appena possibile, sono i seguenti: Lazio, Atalanta, Napoli, Roma, Fiorentina, Hellas Verona, Cagliari, Parma, Sassuolo e Lecce. Igli Tare, direttore sportivo laziale, ha dichiarato quanto segue a Sport 1: “Il campionato deve andare avanti e, se ci fermeremo, falliremo tutti. Lo dobbiamo concludere per rispetto dei morti che ci sono stati e dei tifosi“.

Le squadre che invece considerano concluso questo campionato sono Inter, Milan, Bologna, Torino, Sampdoria, Genoa, SPAL e Brescia. Le due milanesi hanno fatto sapere di voler mettere la salute dei tesserati al primo posto, la ripresa di allenamenti e partite viene dopo. Urbano Cairo, patron granata, ha dichiarato: “Secondo me il campionato è finito e non ci sono i tempi per una ripresa. Giocare da fine giugno ad agosto non è possibile“.

Neutra la posizione della Juventus e dell’Udinese. Andrea Agnelli, numero 1 dell’ECA, sta valutando strategie realistiche per una eventuale ripresa dei campionati nel rispetto della salute pubblica e dei giocatori.

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