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Redondo: “Berlusconi mi chiamò al Milan. Fu un’esperienza folle”

Fernando Redondo ha ricordato la sua avventura difficile avuta al Milan a inizio anni 2000. Un brutto infortunio non gli ha permesso di dare quanto voleva.

Fernando Redondo (©Getty Images)

Fernando Redondo rappresenta un grande un grande rimpianto nella storia del Milan. Arrivato nel calciomercato 2000 dal Real Madrid dopo una Champions League vinta da protagonista, il campione argentino ha avuto problemi fisici che lo hanno condizionato pesantemente.

Poco dopo il suo approdo in rossonero si è rotto il legamento crociato anteriore destro. Ci furono delle complicazioni dopo l’operazione e Redondo ha potuto tornare a giocare solamente dopo due anni. Il 3 dicembre 2002 ha fatto il suo esordio assoluto in Coppa Italia contro l’Ancona.

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Redondo ricorda l’esperienza al Milan

Redondo in un’intervista concessa al quotidiano Marca ha ricordato il trasferimento dal Real Madrid al Milan: «Offrivano 18 milioni di euro, era una bella cifra per un calciatore di 31 anni. Il club mi ha detto che avrebbero accettata l’offerta. Mi ha colpito un po’ nell’orgoglio che il Real abbia voluto vendermi. D’altra parte però si parlava del Milan e c’era Berlusconi che mi chiamava personalmente affinché diventassi rossonero».

L’ex centrocampista ha raccontato anche il grave infortunio che gli capitò poco dopo il suo arrivo in Italia: «Il sistema di allenamento era diverso, con molto carico fisico e molto lavoro di forza. Non ho detto niente, un po’ per orgoglio, ma muscolarmente ero morto. E mi sono rotto i legamenti del ginocchio destro, non ho potuto giocare neanche una partita per due anni. Pensa, andare al Milan e poter esordire solo due anni dopo. Una pazzia».

Un vero peccato quanto successe a Redondo, che non era più giovanissimo ma neppure finito. Senza quell’infortunio poteva dare un grande contributo al Milan. Ormai è tardi per i rimpianti, però un po’ di dispiacere è normale provarlo ancora oggi per quello che poteva essere e non è stato.

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Scritto da
Matteo B.