Milan, Fulvio Collovati dice sì all’ipotesi Ralf Rangnick per la panchina del Diavolo. Ma per l’ex rossonero resta alla base un grosso errore da parte di Elliott, nonché un grosso rimpianto.
Milan, Fulvio Collovati dice sì all’ipotesi Ralf Rangnick per la panchina rossonera. Intervistato da La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, l’ex difensore milanista si è espresso sulla prossima guida tecnica e sul futuro del Diavolo.
Lo stesso Collovati, tuttavia, riconosce anche l’importante lavoro svolto da Stefano Pioli in questi mesi: “A oggi non gli si può imputare nulla, ha fatto un buon lavoro. Però mi pare di capire che lo società sia orientata su altre scelte. Mettiamola così: Pioli merita di sedere sulla panchina del Milan per quanto fatto vedere in questi mesi, ma se il club decidesse di puntare su Rangnick l’idea mi affascinerebbe parecchio”.
Milan tra Pioli e Rangnick per il futuro
Perché proprio Rangnick? Per l’ex campione del mondo risponde perfettamente a ciò che serve al Milan in questo momento: “Non c’è dubbio che Rangnick sia uno dei migliori su piazza nel valorizzare i giovani talenti. È una qualità che gli riconoscono in tanti, anche perché parlano i risultati ottenuti con Lipsia e Salisburgo. Il Milan va in questa direzione, ed è una filosofia che andrebbe seguita da tanti altri club”.
Secondo Collovati, il percorso tracciato da Elliott Management Corporation è quello ideale per risalire la china: “La strada intrapresa dal Milan è quella giusta: stipendi più bassi, acquisti alla portata e fiducia negli under 25. In un contesto del genere, puntare su Rangnick sarebbe una scelta assolutamente condivisibile. Anche se non mi è piaciuta la modalità in cui sono avvenuti i contatti”.
Ma alla base di qualsiasi ragionamento c’è un rimpianto per Collovati: “Gattuso era l’unico che non avrebbero dovuto lasciarsi scappare: lavorando sulle motivazioni ha portato il Milan a un passo dalla Champions. E sta facendo molto bene anche a Napoli. Rino trasmette l’esperienza del calciatore che ha giocato ad alti livelli”.
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