Zlatan Ibrahimovic e il Milan, parti sempre più lontane. Giorno dopo giorno, infatti, lo svedese propende fortemente per l’addio. E spunta una soluzione a sorpresa per il ruolo futuro nel mondo del calcio.
Zlatan Ibrahimovic. e il Milan, epilogo amaro all’orizzonte. Come infatti riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, sono giorni in isolamento sono di riflessione per il campione svedese. Settimane che hanno accentuato freddezza tra le parti e che lo stanno portando dritto verso una conclusione: il ritiro.
Nel frattempo il 38enne – rivela la rosea – si sente spessissimo con Zvonimir Boban, l’oramai ex Cfo rossonero licenziato per aver detto alcune cose senza autorizzazione. Una su tutta: i contatti per Ralf Rangnick. Ibrahimovic, che al Diavolo è arrivato grazie al dirigente croato e Paolo Maldini, è rimasto colpito dagli eventi che ora anche lo spingerebbero lontano.
Prima che si scatenasse il caos era in programma un incontro tra Ibra e l’Ad Ivan Gazidis, poi è saltato tutto a causa dell’emergenza sanitaria. Ma resta un grosso punto interrogativo sul futuro delle parti. Perché il club, a oggi, oscilla tra una banale qualificazione in Europa League e il niente. E Ibrahimovic, abituato a ben altro, si fa delle domande.
Quali giocatori arriveranno? Quali saranno gli obiettivi? Restare a fare da tutor a una squadra come il Milan potrebbe essere anche interessante, ma quali sono i piani reali di Elliott Management Corporation? Sono questi alcuni dei quesiti che albergano nella mente dello svedese.
E’ tutto in stand-by ma tutto spinge verso la soluzione dell’addio. Ma Ibrahimovic, in caso di uscita effettiva, difficilmente si rimetterebbe in gioco in un’altra squadra. Si era parlato di un possibile futuro da ambasciatore del Milan nel mondo, ma per il gigante scandinavo – si legge in conclusione – è più verosimile un futuro da manager insieme a Mino Raiola.
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