Rangnick vorrà fare del Milan un nuovo Lipsia, la squadra da lui creata che si schiera con un modulo offensivo e molto dinamico.
Il Milan guarda al Lipsia. Non tanto per strappare alcuni talenti di grande prospettiva, ma proprio al modello tecnico e strategico del club tedesco.
Se i rossoneri dovessero realmente affidarsi a Ralf Rangnick come prossimo allenatore, potrebbero emulare la squadra rivelazione di Germania, creata ad immagine e somiglianza del proprio attuale D.S., vero conoscitore di calcio e di talenti.
Una squadra offensiva e dinamica, un modulo originale e tanto carattere: queste le caratteristiche principali del Lipsia attuale, allenato dal giovane Nagelsmann.
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Come gioca il Lipsia di oggi
Il Lipsia sta facendo vedere cose straordinarie. Frutto di un lavoro tecnico-tattico molto importante e dettagliato, ma anche di una preparazione dietro le quinte così certosina da rasentare la perfezione.
Rangnick, dirigente capo dell’universo Red Bull, è fiero del suo Lipsia, che grazie alle intuizioni di Nagelsmann sta facendo brillare gli occhi anche in Champions League.
Oggi la squadra tedesca si schiera con un modulo di difficile interpretazione. Un 3-1-4-2 in grado di trasformarsi in corso d’opera.
In sintesi: tre centrali tosti e veloci, un metronomo davanti alla difesa, due mezzali di qualità pronte ad inserirsi, due esterni a tutto campo e infine due centravanti dinamici, capaci di non lasciare punti di riferimento agli avversari.
Come giocherebbe il Milan 2020-2021
E Rangnick potrebbe prendere spunto anche per il suo futuro Milan. Arriveranno acquisti giovani e funzionali, ma già con i calciatori di oggi si potrebbe fare un tentativo di schieramento.
Nell’ipotetico 3-1-4-2 rossonero avremmo Gigio Donnarumma tra i pali (a meno di cessione dolorosa), una linea a tre di difesa con il confermatissimo Gabbia, capitan Romagnoli e uno stopper d’esperienza a comandare (Kjaer?).
A centrocampo due esterni di spinta e corsa: chi meglio di Conti e Theo Hernandez? Un regista basso come Bennacer e due interni pronti a muoversi e dare qualità. Kessie e Calhanoglu, per adesso, sembrano idonei a questo tipo di lavoro.
Poi l’attacco: difficile vedere ancora Zlatan Ibrahimovic nel Milan di Rangnick. Ecco allora che il duo Rebic-Rafael Leao potrebbe incarnare perfettamente il tandem di movimento per il futuro. In attesa di rinforzi sicuri e obbligati in vista del mercato estivo.
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