Un interessante retroscena del 1994, quando Ralf Rangnick visionò da vicino Ronaldo e intendeva portarlo nel suo Stoccarda. Il possibile futuro allenatore-manager del Milan già ai tempi aveva grandi intuizioni.
L’approdo di Ralf Rangnick al Milan rimane ancora incerto. Secondo alcune fonti l’arrivo del 61enne tedesco in rossonero è certo, mentre altre di esprimono negativamente su questo trasferimento. La verità la scopriremo solo più avanti.
La cosa sicura è che l’abilità di Rangnick nell’individuare giovani talenti di grande potenziale farebbe comodo al Diavolo. Più che come allenatore, l’attuale Head of Sport and Development Soccer della Red Bull sarebbe utile come direttore tecnico o sportivo per selezionare giocatori funzionali a un progetto di rilancio del club. Lui e i suoi collaboratori in questi anni hanno scovato tanti calciatori che oggi giocano a ottimi livelli.
Ronaldo poteva giocare nello Stoccarda
Che Rangnick avesse un occhio particolarmente attento lo si era capito già negli anni Novanta. Era il 1994 quando allenava lo Stoccarda Under 19 e andò in Brasile per visionare un giovane talento destinato a diventare un fuoriclasse assoluto. Si tratta di Ronaldo Luís Nazário de Lima, conosciuto semplicemente come Ronaldo.
Il centravanti brasiliano allora aveva 17 anni e militava nel Cruzeiro. Il tecnico rimase impressionato dalle sue qualità. Ci fu un incontro nel quale Rangnick consegnò la maglia dello Stoccarda al ragazzo, che si disse onorato della possibilità di giocare per la squadra tedesca. Come riportato da Welt, l’attuale Head of Sport and Development Soccer della Red Bull ha così ricordato quanto avvenne: «Sarebbe costato sei milioni di dollari. Dissi a Hoeneß: ‘Se necessario, rapina una banca, ma compralo!’»
Tuttavia, lo Stoccarda decise di non fare quell’investimento e Ronaldo finì in Olanda al PSV Eindhoven. Il club tedesco preferì virare su un altro attaccante brasiliano, Giovane Elber. Fu acquistato dagli svizzeri del Grasshoppers e nelle tre stagioni con la squadra del Baden-Württemberg ha segnato 44 gol in 96 presenze. Invece il Fenomeno, dopo due annate in Eredivisie, passò al Barcellona prima di approdare in Italia all’Inter. La storia la conosciamo.
Rangnick al termine della stagione 1994-1995 lasciò Stoccarda per andare a guidare il Reutlingen e proseguire la sua carriera da allenatore. Adesso vedremo se deciderà di accettare la sfida di trasferirsi al Milan per provare a riportare in alto i colori rossoneri.
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