Milan e il rinnovo di Gianluigi Donnarumma: come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, forse una soluzione per sbloccare il tutto ci sarebbe ma il nuovo salary cap di Elliott frena tutto.
Blindare in qualche modo Gianluigi Donnarumma, sarà questa la nuova grande sfida del Milan di Elliott Management Corporation. Un’impresa ancor più ardua rispetto al prolungamento traumatico del 2017, la quale rischia di essere davvero ai limiti dell’impossibile questa volta.
La situazione, ovviamente, si è complicata anche per gli addii di Zvonimir Boban e quello inevitabile a fine stagione di Paolo Maldini. “Gigio è un leader, vorremmo trovare un accordo per il rinnovo”, aveva riferito in tempi non sospetti. Ora la proprietà dovrà ricominciare da zero e senza interlocutori di fiducia per Mino Raiola.
I due dirigenti, prima del terremoto interno, stavano davvero spingendo con la società affinché ci si sedesse quanto prima a un tavolo con Raiola, agente del giocatore, e si avviassero le trattative per un eventuale prolungamento. Strada ovviamente in salita per lo stipendio top del giocatore, ovvero 6 milioni di euro all’anno, e le perplessità del manager sul progetto di Elliott.
Ora che tutto è passato nelle mani dell’Ad Ivan Gazidis, come si risolverà? I risparmi prodotti dagli addii di Lucas Biglia, Giacomo Bonaventura e probabilmente anche Pepe Reina – riferisce il quotidiano – permetterebbero di ragionare a un rinnovo e di aprire un’eccezione, ma il problema resta la politica degli ingaggi di via Aldo Rossi che va nel senso opposto. Il nuovo tetto massimo fissato, infatti, oscilla tra l’1.5 e i 2 milioni.
Dall’altra parte, la somma che si potrebbe incassare dalla sua cessione, sarebbe invece una boccata di ossigeno significativa per i conti del club. Ovvero almeno 50 milioni di euro che significherebbero plusvalenza piena e totale per un talento del settore giovanile. Donnarumma, tifosissimo del Milan e felice in rossonero, lascerebbe a malincuore. Ma è altrettanto vero che è ambizioso e le nuove prospettive potrebbero portarlo in una big europea, lì dove potrebbe lottare per obiettivi a oggi purtroppo inimmaginabili per il Diavolo.
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