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Ronaldinho, rifiutata la proposta per gli arresti domiciliari

Ronaldinho e il fratello Roberto rimangono in prigione ad Asuncion. La richiesta di arresti domiciliari è stata respinta, servirà una cauzione più alta.

Ronaldinho e il fratello Roberto arrestati in Paraguay (©Getty Images)

Prosegue la disavventura di Ronaldinho e del fratello Roberto, arrestati in Paraguay il 7 marzo per presunto possesso di documenti falsi e ipotesi di riciclaggio. Entrambi sono in carcere ad Asuncion in attesa del processo.

La notizia di oggi è che gli sono stati negati gli arresti domiciliari. Pochi giorni fa l’offerta dei legali di Ronaldinho e fratello per la cauzione era stata di 800 mila euro, ma il giudice Gustavo Amarilla l’aveva respinta considerandola non congrua. La proposta è stata aumentata a 1,5 milioni e adesso si attende una risposta.

Se la richiesta dovesse andare a buon fine, Ronaldinho si trasferirebbe in un appartamento di Asuncion, dove sarebbe costantemente sorvegliato per scongiurare il rischio di una fuga. Brutta disavventura per l’ex fuoriclasse di Barcellona e Milan, sul quale pende anche un sospetto di riciclaggio di denaro.

Il Pallone d’oro 2005 ha ricevuto in carcere la visita di alcuni ex calciatori come Carlos Gamarra, Rogelio Delgado e Nelson Cuevas. Intanto le indagini procedono e i due fratelli brasiliani sperano di riuscire a uscire dal carcere prima possibile.

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Scritto da
Matteo B.