Gravina: “Annullamento Serie A 2019/2020? Non escludo nulla”

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato delle ipotesi riguardanti la ripresa della Serie A e il rinvio dell’Europeo 2020. Non ci sono scenari ancora chiari e certi.

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina (©Getty Images)

È ancora difficile dire che ne sarà di questa stagione sportiva, frenata dalla diffusione dell’ormai noto Covid-19. In Europa le varie competizioni sono ferme e anche nel resto del mondo iniziano ad adottare delle misure per combattere il contagio.

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, in un’intervista concessa a Radio Anch’io Sport su Radio Rai ha ribadito l’idea di far rinviare l’Europeo per concludere i campionati in estate: «Domanderemo alla UEFA un atto di responsabilità, chiedendo delle nuove date. Va tutelata la salute di giocatori e tifosi Il rinvio è l’idea da seguire. Giocare a novembre? Non abbiamo ancora fatto ipotesi, domani ci confronteremo e verrà presa una decisione».

Da capire cosa succederà ai vari campionati, a partire dalla Serie A che è stata la prima a fermarsi a causa del Coronavirus. Gravina spiega: «Per adesso qualsiasi ipotesi è infondata. Lavoriamo su auspici e speranza. Speriamo di poter concludere il campionato entro fine giugno. È complicato fare una programmazione ora».

Difficile che la Serie A possa ripartire già a inizio aprile. Il presidente della FIGC commenta: «Le ordinanze fissano la data il 3 aprile, ma credo sia troppo presto per prevedere la ripartenza il 3 aprile. Ho iniziato a parlare di una possibile partenza ai primi di maggio, ma anche questa è una data teorica».

A proposito di un eventuale annullamento del campionato, Gravina non si sente di escluderlo totalmente visto che il futuro è difficile da prevedere: «Non escludo nulla. Tra le diverse ipotesi però ho già preannunciato la non assegnazione del titolo, l’assegnazione congelando le classifiche, un mini torneo con play-off e play-out. Se tutto questo dovesse portare con effetto trascinamento alla stagione 20-21, non escludo che il campionato possa concludersi in due stagioni diverse. Coppa Italia?».

Il numero 1 della Federcalcio italiana ha anche ammesso che la Coppa Italia non è una priorità. Il recupero di tale competizione è un tema accantonato, per adesso. I campionati hanno la precedenza assoluta.

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